Riquelme ha vissuto un percorso affascinante: dalla realizzazione dei suoi sogni con l’Atlético, fino alla necessità di allontanarsi per ritornare in campo

Rodrigo Riquelme, ex canterano dell’Atlético de Madrid, proseguirà la sua carriera nel Real Betis, dopo che i due club hanno ufficializzato l’accordo per il suo trasferimento. Il giovane, proveniente dall’Accademia, era considerato come il potenziale successore di Koke nella formazione colchonera, portando con sé le esperienze del settore giovanile.

Tuttavia, la realtà degli ultimi anni suggerisce che per i talenti del vivaio non è facile trovare spazio nella squadra principale. Neppure atleti dotati di grande qualità come Riquelme riescono a prevalere. L’Atlético, come molte altre importanti società, tende a cercare rinforzi sul mercato, puntando su giocatori già affermati, il che spesso limita le opportunità per i giovani talenti.

Simeone, in passato, ha messo in evidenza le potenzialità di Riquelme, sottolineando che è un ragazzo promettente che ha bisogno di tempo per crescere e fare esperienza. Ha anche ricordato che la concorrenza all’Atlético è molto intensa, e che i giovani devono essere pronti a dimostrare di essere superiori a chi li precede. Pochi casi rappresentano così bene l’elevato livello di competizione per i giocatori del vivaio come il suo. La sua storia ha preso una piega inaspettata, considerando che solo una stagione fa, durante la 23/24, era emerso come una delle sorpresa della squadra, tanto da ricevere una convocazione per la nazionale spagnola. In quel periodo, il sistema di gioco 5-3-2 gli ha permesso di accumulare minuti e partecipare a molte partite, condividendo il ruolo con Samu Lino, creando una sana competizione tra loro due, che ha giovato ad entrambi.

Curiosamente, el regreso al esquema 4-4-2 durante la temporada que acaba de culminar, junto con el notable desempeño de Javi Galán, ha limitado las oportunidades tanto para Lino como para Riquelme. La transferencia del joven talento al Real Betis significa el cierre de un capítulo importante en su carrera, ya que se unió al club a los diez años en 2010. A pesar de tener un contrato con el Atlético hasta 2028, su situación en el último año fue compleja, con escasa participación, lo que hacía prever un futuro incierto si decidía quedarse en el equipo colchonero. Las estadísticas de la temporada pasada son reveladoras: 26 partidos oficiales consecutivos sin ser titular, solo nueve de esos encuentros con minutos de juego, parecía ser un jugador de poco protagonismo (sus únicas titularidades fueron contra Elche y Cacereño), ocupando el tercer lugar entre los que menos jugaron en la campaña pasada, solo por delante de Lemar y Juan Musso. No empezaba un encuentro desde mediados de noviembre del año previo, terminó la temporada con un gol y una asistencia, y no tuvo participación en el Mundial de Clubes. Este panorama contrasta drásticamente con su mejor año en el Atlético en la 23/24, donde después de una fructífera cesión al Girona, regresó a su equipo y disputó 47 de los 54 partidos posibles, logrando 20 titularidades y contribuyendo con cuatro goles y cinco asistencias. Todo parecía indicar que su carrera estaba en ascenso, dado que en la temporada anterior en Girona (22/23) había jugado 35 encuentros, 26 como titular, anotando cinco goles y proporcionando cuatro asistencias. La marcha de Riquelme representa la cuarta baja confirmada en el Atlético tras el final de la última temporada. Anteriormente, los defensores César Azpilicueta, Axel Witsel y Reinildo Mandava también dejaron el club tras la conclusión de sus contratos.

In aggiunta, si prevede il trasferimento dell’attaccante argentino Ángel Correa al Tigres in Messico, nonostante avesse ancora un anno di contratto da rispettare fino a giugno 2026.

Analisi approfondita del match Psg-Bayern: scommesse e prestazioni

Sammaurese: strategia e nuove acquisizioni per il 2025/2026