Il Atlético de Madrid si trova attualmente alle prese con la gestione delle quote di calciatori extracomunitari nel mercato estivo. Con l’arrivo di Thiago Almada, il club ha quattro giocatori che rientrano in questa categoria e uno di loro dovrà lasciare la squadra.
Attualmente, Samu Lino, che possiede solo il passaporto brasiliano, è uno dei più probabili a partire. La dirigenza lo sta proponendo sia alla Premier League che alla Serie A. Recentemente, il Napoli ha rifiutato l’offerta, come riportato da fonti italiane.
Il calciatore, intanto, attende sviluppi sulla sua situazione. Non è l’unico a rischio partenza: anche Nahuel Molina e Conor Gallagher sono in lizza. Durante il suo secondo anno con il club, Lino ha vissuto una stagione complessa, perdendo il ruolo centrale che aveva acquisito all’inizio. Questo è evidente dal suo limitato impiego nell’ultima competizione della stagione, il Mondiale per club. Nonostante ciò, Samu ha avuto delle esperienze positive da questa nuova avventura. “È stata un’esperienza molto formativa, specialmente per il futuro. Ci sono state molte novità nel Mondiale e nei prossimi tornei, la gente sarà più preparata a ciò che comporta,” ha dichiarato Lino in un video con il noto youtuber brasiliano ‘Cartalouco’. Inoltre, ha confessato che la prestazione delle squadre brasiliane non lo ha sorpreso: “Sapevamo che i club brasiliani avevano un alto livello, ma ciò che ci ha colto di sorpresa è stato il calore, non ci aspettavamo temperature così elevate,” ha spiegato, commentando anche la reazione della squadra alla vittoria del Botafogo contro il PSG nella fase a gironi: “Quando abbiamo visto il risultato (la vittoria del Botafogo), tutti dicevano ‘oddio, adesso siamo nei guai, dobbiamo vincere 3-0’.”
Il giocatore ha parlato del suo percorso e delle esperienze recenti. Ha commentato che la squadra ha dato il massimo, anche se le sfide erano complesse. “L’atmosfera che si respirava mi ha colpito molto, così come il modo in cui tutti si preparavano. L’unica cosa che cambierei sarebbero gli orari delle partite,” ha condiviso riguardo al suo tempo trascorso negli Stati Uniti. Ha aggiunto che, anche se non è sicuro che il Mondiale per Club lo abbia cambiato, certamente porterà con sé esperienze preziose per le future competizioni.
Riguardo al suo trasferimento all’Atlético di Madrid, ha raccontato di essere rimasto sorpreso dalla proposta ricevuta: “Quando ho ricevuto l’offerta dall’Atlético, non riuscivo a crederci. Ero in un periodo difficile a causa del Covid e, una volta tornato, avevo già firmato. Ho anche segnato un gol stupendo contro il Benfica… (ride)”.
Una delle esperienze più preziose per lui è stata il legame con i tifosi. “I supporter dell’Atlético di Madrid ti fanno innamorare del club, ti trasmettono emozioni e passione. Loro amano veramente la loro squadra,” ha affermato in un’intervista. Inoltre, ricorda con particolare affetto la sua prima partita da titolare in Champions: “Era contro il Lazio all’Olimpico di Roma. Giocare in Champions è indescrivibile, quando senti l’inno ti rimane nel cuore… (ride)”.
Infine, ha evidenziato l’importanza della preparazione fisica, notando come in Europa ci si alleni in modo diverso rispetto al Brasile: “Qui ci si prepara in modo molto serio per le competizioni. Le pre-stagioni sono fondamentali e la condizione fisica è sorprendente. In Brasile ci si allenava diversamente; era più una questione di corsa sulla sabbia e salti, mentre in Europa il livello è superiore e le sfide sono più dure,” ha concluso.
Samu Lino ha condiviso la sua esperienza di allenamento in Europa, affermando che arrivando al Valencia ha notato subito un’atmosfera unica nella città sportiva, il che lo ha spinto a volerne far parte. Ha anche menzionato che, con il tempo, ha iniziato ad apprezzare maggiormente questa realtà. Inoltre, ha rivelato di nutrire un sogno: indossare la maglia della nazionale brasiliana ai Mondiali, un obiettivo su cui sta lavorando con impegno. Il suo allenatore, Diego Pablo Simeone, è sicuro delle sue possibilità di essere convocato per rappresentare il Brasile.