Il mercato di trasferimenti di luglio ha registrato risultati straordinari e operazioni inaspettate. In cima alla lista si trova il Liverpool, che ha investito notevolmente, raggiungendo un totale di 308,68 milioni di euro, con Florian Wirtz come acquisto di punta.
Il Chelsea segue al secondo posto, con un investimento di 244 milioni di euro, rinvigorito dalla recente vittoria nel Mondiale per club, mettendo in risalto gli acquisti di Gittens (64,3 milioni) e Joao Pedro (63,7 milioni). L’Arsenal chiude il podio spendendo 224,2 milioni, puntando su Victor Gyokeres (65,8 milioni) e Zubimendi (70 milioni) per tornare a competere per i trofei.
Il Manchester City, pur non essendo tra le prime tre, si distingue con un investimento di 176,9 milioni, e il trasferimento più costoso è stato quello di Tijjani Reijnders dal Milan per 55 milioni. Il Real Madrid si attesta con 167,5 milioni, avendo acquisito Trent Alexander-Arnold, Huijsen, Carreras e Mastantuono. Il Manchester United prosegue il suo processo di ristrutturazione investendo 153,2 milioni su Cunha e Mbeumo, un’estate sorprendente dai tempi di Ferguson.
L’Atletico Madrid rientra nella top 10, con un totale di 153 milioni, gran parte utilizzata per l’ingaggio di Ruggeri dall’Atalanta per 17 milioni. Il Tottenham, dopo il successo in Europa League, si è consolidato con una spesa di 140,6 milioni, tra cui spicca l’acquisto di Kudus dal West Ham per 63,8 milioni. Infine, il Sunderland, tornato in Premier League dopo una promozione, ha fatto un forte ritorno con un investimento di 130,9 milioni, con Granit Xhaka come rinforzo principale, ex obiettivo di Juventus e Milan.
La Juventus è l’unica squadra italiana inclusa nel ‘Top 10’, chiudendo la classifica con un investimento di 118,5 milioni di euro. Interessante notare che gran parte di queste spese è stata rivolta a giocatori già presenti nella rosa della stagione precedente, suggerendo un approccio di stabilità piuttosto che di cambiamento radicale. L’acquisto più significativo è stato quello di David, che è arrivato senza alcun costo. La presenza di un solo club italiano in questa graduatoria sottolinea la prevalenza economica della Premier League.