Il tecnico del Deportivo Alavés, l’argentina Eduardo ‘Chacho’ Coudet, ha riconosciuto dopo la sconfitta per 1-0 contro il Betis, nello stadio La Cartuja, che la sua squadra non ha espresso “l’intensità di sempre”, risultando “più imprecisa” del solito a Siviglia.
Tuttavia, ha sottolineato la “difficoltà” di affrontare un avversario come la squadra andalusa. Nonostante ciò, Coudet ha sostenuto che il Deportivo Alavés è rimasto “in partita fino alla fine”, evidenziando che “contro una formazione come il Betis è fondamentale essere precisi”, sia in fase difensiva che offensiva.
“Abbiamo cercato di costringere gli avversari a commettere errori nei loro passaggi, perché in trasferta, se il rivale sbaglia il controllo del pallone, inizia a sentire la pressione del pubblico”, ha spiegato Coudet, ammettendo che, alla luce del risultato, non sono riusciti a raggiungere questo scopo.
“Ognuno gioca in base alle proprie capacità e ci adattiamo ai giocatori disponibili. Non voglio parlare di mancanze (nella rosa). Possiamo fare di meglio, anche se l’avversario e il contesto sono impegnativi”, ha affermato l’allenatore, aggiungendo che nel match contro il Betis le opportunità sono state simili, ma loro hanno “realizzato” la loro “grazie a un rimpallo”. Ha riconosciuto che la sua squadra non ha sfruttato “le occasioni importanti” avute, in particolare nei minuti iniziali con Jon Guridi, ma ha insistito sul fatto che possono “migliorare” e diventare “forti in casa”, fiducioso che “nel prossimo incontro” a Mendizorroza, contro l’Atlético di Madrid, possano regalare “una gioia ai tifosi”.