Deco sottolinea il ruolo del Barcellona nel Ballon d’Or, lodando Lamine: “Possiede un’aura speciale”

Il direttore sportivo del FC Barcelona, Deco, ha rilasciato un’intervista al giornale brasiliano Lance, in cui ha discusso la situazione attuale del club e ha reso omaggio alle grandi personalità della sua storia, sia passata che presente. Tra i tanti, ha espresso una particolare ammirazione per Leo Messi, definendolo “il migliore di tutti i tempi”.

Deco e Messi hanno condiviso illo spogliatoio del Barça per quattro anni, dal 2004 al 2008, e ha riconosciuto che il legame tra l’argentino e il club è eterno. Ha anche accennato alla possibilità di organizzare un evento per onorare Messi come si deve.

“Non si può parlare del Barcellona senza menzionare Messi. È senza dubbio il miglior giocatore nella storia di questo club. Non si può considerare il suo viaggio calcistico senza tener conto del Barcellona. È inevitabile. È una cosa naturale. Dobbiamo organizzare una partita, non so quando, ma deve accadere. Ha giocato per anni a livelli eccezionali, quasi impossibili da mantenere. Ovviamente, non si può parlare di Messi senza il Barcellona, e viceversa. Dobbiamo fare qualcosa, e lo faremo. Se Messi esisterebbe senza Ronaldinho? Messi esisterebbe comunque”.

Riguardo al presente del club, Deco ha parlato con entusiasmo di Lamine Yamal, di cui ha evidenziato il potenziale straordinario. Non ha esitato a paragonarlo a leggende come Messi e Ronaldinho, sottolineando il suo talento innato. “Possiede un talento speciale. C’erano Ronaldinho e Messi. Ci sono quei giocatori che affascinano. Lamine ha quella qualità che colpisce. Entri in campo e desideri vederlo. Penso che abbia quell’aura, sì. Considero che sia un atleta che può segnare un’epoca”. Sebbene Lamine Yamal evochi inevitabilmente immagini di un giovane Messi, Deco ha voluto chiarire la natura di tali confronti. “Le analogie sono comuni nel calcio. Sono legittime”.

Per chi ama il calcio, spesso si tende a paragonare i giocatori con figure del passato. Questa tendenza è comprensibile, soprattutto considerando il ruolo che alcuni atleti ricoprono nelle loro squadre, come ad esempio il numero ’10’. Tuttavia, ogni calciatore è unico. Penso che Lamine sia molto diverso da Messi. Le loro storie personali e le generazioni a cui appartengono sono differenti. Anche il modo in cui affrontano la pressione non è lo stesso. Nella nostra quotidianità, vedo questa situazione come normale. È un giovane di 18 anni davvero simpatico, trattato senza differenze all’interno del club. Abbiamo creato un ambiente che consente a ogni giocatore di esprimersi al meglio, valorizzando la loro individualità. Sono convinto che sia ben preparato e che questa sia la sua routine.

Inoltre, ha sottolineato l’importanza della presenza del calciatore del Barcellona nella corsa al Pallone d’Oro. Secondo lui, quando si considerano i giocatori per premi simili, è un chiaro segno che la squadra sta lavorando molto bene insieme. Se il Barcellona non avesse raggiunto determinati traguardi, probabilmente non avremmo calciatori in competizione per riconoscimenti individuali. Questa situazione è positiva, poiché indica che il club ha riacquisito una certa rilevanza a livello mondiale, un aspetto essenziale per noi. Il mondo del calcio è caratterizzato da questo tipo di riconoscimenti, e noi dobbiamo supportare i nostri atleti, aiutandoli a mantenere la concentrazione su obiettivi di squadra. L’anno passato è stato significativo, fantastico e memorabile, motivo per cui ora i giocatori sono candidati a premi individuali. Dobbiamo però continuare a lavorare.

La partecipazione del Barça a una delle importanti cerimonie calcistiche di lunedì è frutto dei tre trofei conquistati nella stagione precedente: Liga, Coppa del Rey e Supercoppa di Spagna. È stata una stagione storica che segna l’inizio di una nuova annata ancora più impegnativa.

“È vero che lasciare un segno in un anno è relativamente semplice, ma riuscirci per un periodo prolungato è una vera sfida. Ciò richiede impegno costante. Sono convinto che questa generazione, il nostro gruppo, possieda le capacità e il talento necessari. Li osserviamo allenarsi quotidianamente e percepiamo la loro ambizione e la loro voglia di successo, come si dice nel mondo del calcio. È emozionante vederli competere per questi riconoscimenti, ma ricordate sempre che sarà il lavoro di squadra a mantenerli in corsa per questi premi negli anni a venire,” ha dichiarato con entusiasmo e determinazione il direttore sportivo del Barcellona. Il club avrà una significativa presenza alla cerimonia del Pallone d’Oro, con Lamine Yamal, Raphinha e Pau Cubarsí del primo team maschile, insieme alle calciatrici Aitana Bonmatí, Alexia Putellas, Caroline Graham, Patri Guijarro, Ewa Pajor, Claudia Pina, Vicky López e Cata Coll.

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