Jude Bellingham ha diminuito il tempo di recupero dopo l’intervento chirurgico che ha messo fine al dolore al suo spalla, durata per mesi. Tuttavia, arriva privo di ritmo in vista della prima grande sfida del Real Madrid di questa stagione.
La squadra si prepara a scendere in campo al Metropolitano per il derby, schierando una formazione ben definita che tuttavia non è mai stata utilizzata da Xabi Alonso nei sette match finora disputati. La squadra ha conquistato sempre la vittoria, seguendo la filosofia del tecnico basco di tenere tutti coinvolti e motivati.
Tuttavia, questo si rivela difficile a causa delle poche occasioni di gioco, con alcuni giocatori che non hanno ancora avuto la possibilità di partire titolari, come Andriy Lunin e David Alaba, in buone condizioni. Anche Bellingham, Eduardo Camavinga, Endrick e Ferland Mendy, tutti recuperati dai rispettivi infortuni, non hanno visto il campo come titolari. In questo gruppo, Bellingham possiede una considerazione unica. È uno di quei calciatori che diventano fondamentali per un allenatore. Sebbene il suo ritorno possa alterare il consueto schema del Real Madrid, il 4-3-3, Jude potrebbe sostituire Arda Güler nel centrocampo o posizionarsi in fascia destra al posto di Franco Mastantuono. Entrambi questi giovani hanno avuto l’opportunità di giocare senza troppe pressioni, con la possibilità di commettere errori per favorire la loro crescita. Tuttavia, il derby arriva troppo presto per Bellingham. Ha fatto il suo ingresso in campo al minuto 89 contro l’Espanyol e al minuto 70 contro il Levante. Ancora privo del ritmo necessario per affrontare una sfida che richiede sempre grande intensità come quella contro l’Atletico Madrid, specialmente nel loro stadio, di fronte a una tifoseria appassionata in uno dei giorni più importanti dell’anno calcistico al Metropolitano. Una volta che Bellingham recupererà il giusto ritmo, potrà contribuire a una modifica tattica significativa.
Xabi ha espresso la sua preferenza per utilizzare il calciatore inglese in un ruolo avanzato, dietro al centravanti, piuttosto che nel cuore del centrocampo. Questa scelta porterebbe il Real Madrid ad adottare un modulo 4-2-3-1, un sistema che non viene frequentemente impiegato per affrontare l’Atlético. Nella stagione in corso, sei delle sette partite sono state avviate utilizzando un 4-3-3, mentre in una occasione, contro l’Espanyol, è stato schierato un 4-4-2 con una coppia di attaccanti, in quella che è stata l’unica titolarità per Gonzalo García. Thibaut Courtois, il portiere belga, è l’unico giocatore della squadra ad aver disputato ogni minuto della stagione, mentre Lunin non ha ancora avuto occasione di entrare in campo. La squadra ha subito quattro gol in sette partite, mantenendo la porta inviolata in tre occasioni. La difesa, grazie all’intensità del gioco collettivo, ha visto una riduzione dei tiri avversari, favorendo così Courtois. Con l’arrivo di Xabi Alonso, la squadra ha acquisito un migliore equilibrio. Assenze importanti come quelle di Trent Alexander-Arnold, Antonio Rüdiger e Mendy si faranno sentire nel derby. Dani Carvajal ed Éder Militao sono stati preservati senza minuti giocati nel match contro il Valencia per proteggere le loro ginocchia. Dean Huijsen affronterà il suo primo incontro al Metropolitano, mostrando calma nonostante la pressione che comportano simili situazioni. Álvaro Carreras fa il suo ritorno sulla fascia sinistra, dopo aver dimostrato contro il Levante di poter fare bene ovunque venga schierato. Ha debuttato come centrale e ha eguagliato un record di recuperi stabilito da Sergio Ramos. Aurélien Tchouaméni è uno dei giocatori che ha mostrato il maggiore progresso dall’arrivo di Xabi Alonso, affermandosi come figura fondamentale nel ruolo di centrocampista.
Con l’attenuarsi della sua presenza tra i centrocampisti, Carlo Ancelotti ha dovuto fare affidamento su di loro a causa delle difficoltà difensive dovute agli infortuni della scorsa stagione. Xabi continua a creare opportunità, proprio come fece con Carreras contro il Levante. Tchouaméni rappresenta il fulcro del centrocampo, essenziale per mantenere l’equilibrio della squadra. Dopo aver trovato spazio da titolare in sei partite iniziali, ha riposato nel match contro il Levante per arrivare al top della forma per la sfida attesa al Metropolitano. Sarà supportato dall’energia fisica di Fede Valverde, che ha una copertura più ampia. Güler, invece, assume un ruolo distintivo nella fase di costruzione, grazie alla sua abilità tecnica e alla capacità di leggere i movimenti di Mbappé nello spazio. Quest’ultimo, con la sua leadership eccezionale, ha segnato in tutte le partite di questa stagione, eccetto per una contro il Mallorca, dove ha avuto due reti annullate. Kylian Mbappé rappresenta una minaccia per il Metropolitano, avendo affinato la sua capacità di finalizzazione e ritrovato la fiducia dopo un inizio incerto un anno fa. In San Mamés ha ammesso di aver toccato il fondo, ma ora si trova in un momento di grande forma, riacquisendo il livello che lo ha reso il bomber più temuto a livello mondiale. I compagni d’attacco nel tridente sono ormai chiari; entrambi hanno segnato nell’ultima partita. Franco Mastantuono ha finalmente trovato il gol, liberandosi da un peso a soli 18 anni dopo aver sprecato diverse occasioni. È sceso in campo come titolare in cinque incontri, sebbene sia arrivato solo all’ultimo minuto prima della prima gara ufficiale della stagione. È diventato un elemento chiave per Xabi e si prepara a vivere il suo primo derby. In merito a Vinicius, una sua possibile terza panchina, dopo quelle contro Oviedo e nel match europeo contro l’Olympique di Marsiglia, sarebbe incomprensibile.
Dopo la sua reazione, sul campo di gioco l’unico giorno in cui Xabi Alonso gli ha dato l’opportunità di concludere una partita. Un gol e un assist contro il Levante, riportando alla luce la sua identità più incisiva. Tornando in uno stadio che lo ispira, dove non ha mai segnato. Solo una rete in 17 derby, una statistica che lo spinge ulteriormente a mantenere il fulgore dell’ultima sfida.