Manuel Pellegrini è uno dei tecnici con il maggior numero di partite disputate nella storia del calcio professionistico e attualmente è il più esperto nelle principali leghe mondialmente. La sua opinione sui possibili cambiamenti nelle regole del gioco, come la famosa ‘Legge Wenger’, è molto ascoltata.
Questa proposta prevede che la posizione di fuorigioco verrebbe considerata solo se l’intero corpo dell’attaccante superasse l’anteultimo difensore, piuttosto che una sola parte del corpo. Quando gli è stato chiesto un parere, Pellegrini si è espresso in modo critico su tale modifica, manifestando invece di essere favorevole a misure che promuovano il gioco offensivo.
Ad esempio, ha suggerito l’introduzione della regola del ‘passaggio all’indietro’, già in uso in sport come il basket e il calcetto.
“È un tema delicato. Personalmente, ritengo che la regola attuale del fuorigioco sia adeguata. Con l’ausilio del VAR, gli errori sono notevolmente ridotti. Modificare questa regola sarebbe complicato. Ci sono altre normative che si potrebbero rivedere per migliorare questo sport, come impedire che la palla torni nel proprio campo dopo aver superato la metà campo. Questo renderebbe il calcio più dinamico. È importante rendere il gioco sempre più interessante e veloce, per avvicinarsi maggiormente alla porta avversaria”, ha commentato il tecnico cileno.
In merito al suo futuro, Pellegrini ha chiarito alcune dichiarazioni recenti: “Ho espresso il desiderio di continuare ad allenare per almeno cinque anni. Riguardo al Betis, discuteremo il futuro al momento giusto. Non voglio che l’attenzione si concentri su di me, ma sul club, che è la cosa fondamentale. Dobbiamo vincere anche a Valencia e poi si vedrà. Ho sempre affermato che mi piacerebbe allenare la mia nazionale in un Mondiale, ma non nel mio ultimo anno di contratto. Non sono più vicino al Cile né più lontano dal Betis; il mio futuro è incerto”.

