Jordi Alba ha dichiarato: “Messi merita di essere onorato, ma non penso che desideri che il Camp Nou porti il suo nome.”

Jordi Alba ha sempre considerato il Barça come la sua vera casa, sia dentro che fuori dal campo. Questa sensazione è tipica dei calciatori formatisi a La Masia, che fin da piccoli si sono affezionati ai colori e allo stemma del club.

A poche settimane dal ritiro dopo la sua esperienza all’Inter Miami, il terzino ha riflettuto sui suoi ultimi anni in una intervista a ‘El Larguero’, affrontando il tema della sua partenza, il saluto a Messi e il futuro della società catalana.

“Me ne sono andato perché così ho sentito, ma il Barça sarà sempre parte di me.”

L’ex difensore ha spiegato che la sua uscita dal Barça è stata principalmente dettata da emozioni piuttosto che da questioni legate alle prestazioni: “Avevo ancora un anno di contratto e un’altra opzione, ma non avrei avuto problemi a fare un passo indietro; sentivo che era il momento giusto.” Questa scelta è stata ponderata, e il giocatore non ha rimpianti: “Avrei potuto restare un altro anno, forse due, ma non mi pentirò della mia decisione.” Anche a distanza, Alba continua a seguire gli sviluppi del club: “Ho sempre gestito bene la pressione, le critiche e i complimenti.

Il Barça è la mia famiglia.”

Un tributo per Messi: “Tutti aspettano quel momento.”

Alba ha espresso con forza la sua opinione riguardo a un tema molto sentito dai tifosi: il tributo a Leo Messi. “Lui merita un omaggio e spero che avvenga. Sarà un evento spettacolare che tutti stanno attendendo. È il migliore della storia e il Camp Nou deve tornare a gioire con lui.” Riguardo alla visita a sorpresa dell’argentino al Spotify Camp Nou, Alba ha rivelato che “Messi non mi ha anticipato nulla. L’ho saputo da mio padre. Ci andrò con la mia famiglia.” Inoltre, è stato interrogato sul dibattito riguardante la possibilità di intitolare il nuovo stadio a Messi: “Non credo che Leo desideri una cosa del genere. Il Camp Nou è perfetto così com’è. Qualsiasi iniziativa in questo senso sarà sicuramente positiva.”

Jordi Alba ha rievocato la difficile partenza del calciatore argentino nel 2021, sottolineando: “È stata una brutta sorpresa per tutti. Credevamo che avrebbe rinnovato, ma l’ho saputo dai media. Non ha avuto l’uscita che meritava.”

Per quanto riguarda Lamine Yamal e le nuove generazioni, Alba ha espresso entusiasmo per il giovane talento del Barça e della Masia, affermando: “È un grandissimo giocatore, come Frenkie, Pedri o Gavi. Tuttavia, confrontarlo con Leo non ha senso. Non ci sono termini di paragone.”

Riflettendo sulla foto recente tra Xavi Hernández e Víctor Font, il difensore ha invitato a non affrettare giudizi: “Sono un po’ confuso su questo argomento. È un’immagine in cui entrambi sembrano a loro agio. Se Xavi ha scelto di andare, ci sarà un motivo.” Ha persistito nel dire che Laporta non richiede il suo sostegno e, scherzando, ha lasciato intravedere un possibile ruolo in ambito dirigenziale: “Se ci sarà un candidato? Dipenderà da ciò che offriranno.”

Alba ha chiarito di non volersi cimentare come allenatore, ma è aperto a un ruolo nelle strutture sportive: “Perché no? Vorrei iniziare a L’Hospitalet, ma non chiudo la porta. Non si sa mai.”

Anche se sta godendo la sua esperienza con l’Inter Miami, Jordi Alba sostiene che tornare a Barcellona avrà un significato speciale. “La qualità della vita in Spagna è incredibile.” Concluse con una frase che riassume il suo affetto: “Rimarrò sempre un tifoso del Barça. Ritornare al Camp Nou, anche solo tra il pubblico, sarà emozionante.”

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