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Il ritorno della fiamma olimpica sul suolo italiano segna un momento significativo per lo sport nazionale, dopo due decenni di attesa. Questo simbolo di unità e speranza è stato consegnato ad Atene, presso il prestigioso stadio Panathinaiko, un luogo carico di storia e significato per i Giochi Olimpici.
La cerimonia di consegna rappresenta un passo cruciale nel percorso verso le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.
La cerimonia ad Atene
Il rito di accensione della fiamma si è svolto in un’atmosfera di celebrazione e commozione. Presenti all’evento, tra gli altri, il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, il Segretario Generale Carlo Mornati e la Vicepresidente Diana Bianchedi.
Hanno partecipato anche i sindaci delle città ospitanti, Milano e Cortina, Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi, oltre all’Ambasciatore d’Italia in Grecia, Paolo Cuculi.
Un evento ricco di significato
Il momento culminante della cerimonia è stato rappresentato dalla presenza di due tedofori d’eccezione: Jasmine Paolini e Filippo Ganna, atleti italiani di spicco.
La fiamma è stata accesa dalla Grande Sacerdotessa Mary Mina, che ha poi passato il testimone al Presidente del Comitato Olimpico Ellenico, Isidoros Kouvelos. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di questo passaggio, il quale rinsalda il legame con le radici dell’olimpismo.
Significato del ritorno della fiamma olimpica
La consegna della fiamma rappresenta un evento simbolico e un’opportunità per riflettere sui valori olimpici. Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, ha espresso il suo orgoglio per il ritorno della fiamma in Italia, sottolineando come questo evento sia un momento magico per il Paese. Malagò ha ricordato la storicità dello stadio, richiamando alla memoria il passato glorioso delle Olimpiadi in Italia.
Riflessioni sui valori olimpici
Ritornando ai Giochi di Roma del 1960, Malagò ha ricordato la figura iconica di Abebe Bikila, vincitore della maratona a piedi nudi, e il giovane Giancarlo Peris, che portò la fiamma in quel periodo. Questi eventi storici rappresentano un’eredità che Milano Cortina mira a rinnovare, cercando di ispirare un intero Paese attraverso i valori fondamentali di eccellenza, amicizia e rispetto.
La fiamma al Quirinale
Nel pomeriggio, la fiamma olimpica ha raggiunto il Quirinale, dove è stata accolta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo passaggio ha ulteriormente sottolineato l’importanza dell’evento, non solo per gli sportivi ma per tutta la nazione. Buonfiglio, durante il suo intervento, ha evidenziato il lavoro di squadra necessario per il successo delle Olimpiadi e ha invitato tutti a unirsi in un comune spirito di orgoglio e coesione.
È fondamentale che l’Italia si prepari a presentarsi al meglio in vista di un evento di grande rilevanza. Le parole di Buonfiglio sono state chiare: “La fiamma deve essere un simbolo di unità, un richiamo a tutti noi per lavorare insieme per il bene dello sport e del nostro Paese.” La speranza è che questo spirito di collaborazione possa tradursi in un piano concreto per il futuro delle infrastrutture sportive in Italia, a beneficio delle generazioni future.
La fiamma olimpica, pertanto, non è solo un simbolo di sport, ma un faro di speranza e unità per tutto il popolo italiano. Con l’attenzione rivolta a Milano Cortina 2026, l’Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia olimpica.

