Sergio Francisco guiderà la Real Sociedad questo sabato nel luogo dove si è conclusa l’era della precedente Real, quella guidata da Imanol, segnando l’inizio della sua. Mendizorrotza non è esattamente un campo fortunato per i txuri urdin. Nella stagione passata, la Real subì una sconfitta per 1-0 in un freddo mercoledì di aprile a Vitoria, in quella che si rivelò una delle performance meno brillanti dell’allenatore oriotarra.
La squadra era priva di gioco e idee, mostrava fragilità in difesa e aveva ormai ridotte possibilità di qualificazione europea, il che scatenò la furia di Imanol, che il giorno seguente contattò Aperribay per comunicargli la sua decisione di non continuare, mentre si assistette a un acceso scambio di opinioni tra Oyarzabal e un tifoso in tribuna.
Quel giorno segnò la rottura definitiva della Real. Mendizorrotza è stata anche il luogo in cui la Real, con l’obiettivo di tornare in Primera subito dopo la retrocessione, ha subito una grande delusione. L’8 giugno 2008 fu un giorno difficile: penultima giornata, la Real di Juanma Lillo era in vantaggio 1-2 al 70′, grazie ai gol del tristemente scomparso Delibasic e di Díaz de Cerio.
Tuttavia, l’Alavés ribaltò la situazione all’85’ e al 90′, ponendo fine ai sogni di promozione dei txuri urdin. Un’altra data da dimenticare è quella della grave infortunio di Barrenetxea durante il pareggio 1-1 nel gennaio del 2022. In generale, il bilancio è negativo: dodici sconfitte, quattro pareggi e dieci vittorie a Vitoria per la Real. Tra il 2001 e il 2017, ci furono cinque sconfitte consecutive e sette partite senza vittorie. Tuttavia, c’è un ricordo positivo: l’ultima vittoria, nella stagione 23-24, si è conclusa con un punteggio di 0-1.
Il giorno memorabile di Arsen Zakharyan come calciatore del Real Sociedad, unito al magnifico colpo di testa di Jon Pacheco, ha portato al trionfo della squadra di Imanol, che lottava per qualificarsi all’Europa League e alla fine ha raggiunto il suo obiettivo.

