L’Athletic ha affrontato recentemente due sfide particolarmente intense contro l’Atlético e il PSG, suscitando curiosità sullo schieramento che adotterà Valverde. Questa situazione tiene in sospeso Claudio Giráldez, il quale è impegnato a definire gli ultimi dettagli della strategia del Celta.
Il mister di Porriño ha dichiarato in conferenza stampa che “la scelta dei giocatori, soprattutto in attacco, ci costringerà a fare alcune modifiche basate su chi scenderà in campo”.
“Non è la stessa cosa avere Iñaki, che gioca come seconda punta e si muove internamente o è veloce in contropiede, o avere un giocatore più statico e posizionato sulla fascia come Berenguer o Serrano.
Anche la presenza di Nico o Unai sugli esterni può influenzare il nostro approccio. Inoltre, un falso nove come Unai, come utilizzato l’anno scorso, cambia le dinamiche se al suo posto ci sono Guruzeta o Sancet. Sono adattamenti che variano da partita a partita e, in questo caso, la scelta dei giocatori dell’Athletic avrà un grande impatto sulle nostre decisioni”, ha spiegato Giráldez.
Il tecnico ha le idee chiare riguardo l’intensità dell’incontro che attende il Celta, definendolo “un match molto impegnativo”, indipendentemente dalle scelte di Valverde: “Abbiamo già vissuto una situazione analoga l’anno scorso contro di loro, e sarà cruciale gestire bene le nostre energie”. La squadra di Vigo arriva a questo incontro dopo un percorso intenso: una vittoria al Bernabéu, una delusione europea con il Bologna e ora l’Athletic. “Il calendario ci ha messo di fronte a tre delle squadre fisicamente più forti in una sola settimana”.
Due momenti in cui il Celta ha mostrato due facce. Bene contro il Real Madrid e male lo scorso giovedì. “Speriamo di migliorare la nostra performance con la palla e, soprattutto, in fase difensiva, anche se potremmo non sentirci a nostro agio in certi frangenti della gara. Dobbiamo essere in grado di difendere come abbiamo fatto al Bernabéu e non come contro il Bologna,” ha dichiarato Giráldez. Secondo le statistiche, il Celta sta “competendo bene a livello fisico,” come affermato dal suo allenatore, ma ci sono altri aspetti da considerare: “Oggi è fondamentale pareggiare sul piano fisico per avere una chance, dobbiamo portare le partita sui nostri binari quando non siamo superiori fisicamente.”
I galiziani non hanno ancora conquistato una vittoria in casa a Balaídos in campionato e, al contrario, occupano il terzo posto nella classifica delle squadre in trasferta, superati solo da Real Madrid e Barcellona. Giráldez non riesce a trovare una spiegazione logica a questo fenomeno: “Non riuscivo a spiegare l’assenza di vittorie lontano da casa lo scorso anno, la nostra strategia rimane invariata.” Ha chiarito, comunque, che questa situazione non ha a che vedere “con una mancanza di volontà da parte della squadra né con l’assenza di pubblico” allo stadio. Tuttavia, più questa situazione si protrae, “c’è un aspetto psicologico che influisce e con cui dobbiamo confrontarci.”

