Crescita sostenibile: un mito da sfatare?

Un'analisi provocatoria sulla vera natura della crescita sostenibile.

La crescita sostenibile è uno dei concetti più discussi del nostro tempo. Tuttavia, è fondamentale interrogarsi sulla sua reale fattibilità. L’idea di poter continuare a crescere indefinitamente senza compromettere l’ambiente è affascinante, ma risulta anche fuorviante. In un contesto in cui le risorse sono limitate e i cambiamenti climatici rappresentano una sfida concreta, è necessario rivedere le fondamenta di ciò che viene definito crescita sostenibile.

La crescita sostenibile è un ossimoro?

La crescita sostenibile, così come comunemente intesa, presenta evidenti contraddizioni. Le statistiche sono eloquenti: un rapporto delle Nazioni Unite indica che per mantenere l’attuale stile di vita, sarebbero necessari almeno 1,7 pianeti.

Nonostante ciò, il dibattito pubblico continua a sostenere la crescita come un obiettivo imprescindibile. La narrativa dominante suggerisce che un aumento della crescita economica si traduca automaticamente in maggiore benessere. Tuttavia, è fondamentale interrogarsi sui costi reali associati a questa crescita.

Fenomeni come la deforestazione, la perdita di biodiversità e l’inquinamento rappresentano non solo conseguenze collaterali, ma il prezzo che si paga per un modello economico basato sull’estrazione continua delle risorse.

Inoltre, le evidenze mostrano che le economie che hanno tentato di adottare modelli di crescita sostenibile si trovano spesso ad affrontare contraddizioni significative. Un esempio calzante riguarda le energie rinnovabili, che rappresentano indubbiamente un passo positivo. Tuttavia, la loro produzione non è priva di impatti ambientali. La fabbricazione di pannelli solari e turbine eoliche richiede minerali rari, la cui estrazione comporta danni considerevoli agli ecosistemi. In sostanza, si sta semplicemente spostando il problema piuttosto che risolverlo.

La verità scomoda sulla crescita e il benessere

Il legame tra crescita economica e benessere risulta più complesso di quanto comunemente si pensi. Negli ultimi decenni, molti paesi hanno registrato un aumento del PIL, ma ciò non si traduce sempre in un miglioramento della qualità della vita. La disuguaglianza economica è aumentata, evidenziando che anche nelle nazioni sviluppate una percentuale significativa della popolazione vive in condizioni di povertà. La crescita non è sinonimo di progresso per tutti.

In questo contesto, il concetto di crescita sostenibile appare spesso nebuloso, utilizzato per giustificare politiche che in realtà tutelano solo gli interessi delle élite economiche. Dietro le belle parole si celano interessi economici che raramente coincidono con il bene comune. Ci si trova di fronte a una narrativa che incoraggia a continuare a consumare, produrre e crescere, mentre il pianeta sta soffrendo.

Verso una nuova consapevolezza

È tempo di riflettere criticamente sulla nostra idea di crescita sostenibile. La vera sostenibilità non può basarsi su un modello che ignora i limiti fisici del nostro pianeta. È necessario abbracciare un nuovo paradigma, uno che riconosca l’interconnessione tra economia, ambiente e società. Solo così sarà possibile costruire un futuro realmente sostenibile.

È opportuno mettere in discussione le narrative prevalenti e cercare informazioni che vadano oltre il superficiale. La crescita sostenibile è un concetto attraente, ma è fondamentale valutare se sia realmente praticabile o se rappresenti solo un modo elegante per continuare a perpetuare un sistema che necessita di un cambiamento radicale.

Scritto da Max Torriani

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