David Moyes ha condiviso nuovamente le sue opinioni sulla Real Sociedad, questa volta attraverso il canale YouTube dell’Everton, esprimendo parole piene di ammirazione. L’allenatore scozzese, che ha guidato la squadra txuri-urdin dal novembre 2014 al novembre 2015, ha descritto il periodo trascorso a Donostia come estremamente significativo, caratterizzato da una crescita personale e dall’essenza del club.
Moyes ha dichiarato: “Cosa mi ha colpito del calcio spagnolo? Tantissime cose. Fu un grande passo per me”. Ha contestualizzato così una scelta poco comune all’epoca: “C’erano pochissimi allenatori britannici con l’opportunità di allenare nelle principali leghe europee… quando mi è stata proposta la panchina della Real Sociedad, ero ansioso di accettare l’offerta”.
Oltre all’aspetto calcistico, ha sottolineato quanto fosse affascinante la città e il suo ambiente. “Era un posto straordinario. Se non sei mai stato a San Sebastián, è un luogo meraviglioso da visitare”, ha affermato, facendo un elogio che chiunque sia passato per la capitale guipuzcoana potrebbe riconoscere: “La migliore cucina di Spagna, senza dubbio”.
Sul piano professionale, l’allenatore ha aggiunto che la sua esperienza in LaLiga gli ha permesso di crescere: “Devo dire che, a livello culturale, ho imparato tantissimo. I giocatori sono stati fantastici”. Tuttavia, ha anche espresso una critica sincera al funzionamento del campionato: “Non ho apprezzato molto la liga perché cambiavano gli orari delle partite all’ultimo minuto, una situazione a cui non ero abituato nella Premier League”. Moyes si è mostrato particolarmente deciso nel parlar del modello di club della Real Sociedad, un aspetto che continua a rappresentare un tratto distintivo anche dopo anni.
“La Real Sociedad possedeva un metodo di lavoro eccezionale”, ha evidenziato, aggiungendo cosa lo ha colpito di più: “Quasi tutti i giocatori provenivano dal settore giovanile, per lo più ragazzi baschi. C’erano pochi calciatori esterni, ma in numero limitato”. Un modello che si allineava con la sua visione del calcio, in particolare per quanto riguarda il modo di fare un passo decisivo verso i giovani, un aspetto che lo ha stupito: “Questo era perfetto per me, perché ho sempre voluto promuoverli. Ci sono davvero pochi club che lo fanno meglio della Real Sociedad”.

