Míchel ha dichiarato: “Se un giocatore non si sente pronto, dovrebbe comunicarlo.”

Míchel Sánchez si è presentato alla conferenza stampa pre-partita, sottolineando un messaggio importante: il Girona deve ritrovare la propria identità per raggiungere l’obiettivo della salvezza.

A sorpresa, la conferenza si è tenuta due giorni prima della sfida contro il Mallorca, anziché il consueto giorno prima.

Questa scelta è stata motivata dal desiderio di osservare il tecnico della squadra B, ma nonostante alcuni infortuni nella rosa, non esclude l’inserimento di qualche giovane nella lista dei convocati.

Dopo un periodo difficile, con undici partite senza vittoria, il mister ha ribadito l’importanza di concentrarsi sul presente con determinazione, di ritrovare la propria identità e di avere fiducia nelle capacità del gruppo per affrontare ogni avversario.

Ha commentato: “Il gol subito dal Leganés è stato un duro colpo, ma ormai è passato. Occorre dare il massimo per ottenere i tre punti”.

Il tecnico ha confermato le assenze di Misehouy, a causa di un problema al quadricipite, e di Van de Beek, che presenta un’infiammazione al tendine d’Achille, il cui esito medico potrebbe richiedere un intervento chirurgico. D’altra parte, sarà disponibile Abel Ruiz. Nonostante le difficoltà, Míchel ha espresso fiducia nel lavoro svolto dai suoi ragazzi in settimana: “Ho visto ottimi allenamenti e sono certo che faremo una grande prestazione”.

Il tecnico ha voluto focalizzarsi esclusivamente sul proprio Girona, evitando distrazioni legate ad avversari diretti: “Non mi preoccupo di ciò che fanno gli altri, ciò che conta è il nostro rendimento. Con 42 punti garantiremo la nostra presenza in Primera División e, con il supporto dei tifosi, possiamo farcela”, ha affermato.

Nel suo intervento, sottolineò l’importanza della coesione, del lavoro di squadra e dell’impegno individuale: “Se un giocatore non si sente pronto, lo faccia sapere. L’ego ci riporta indietro e io voglio solo chi è convinto di poter offrire una grande prestazione. Si tratta di dare il massimo per i propri compagni”, ha aggiunto.

Ha anche evidenziato la necessità di migliorare la fase difensiva, indicando come prioritario correggere degli errori: “Abbiamo subito gol per undici partite. Non si tratta di tattica, ma di come approcciamo le situazioni e la maggior parte delle reti subite sono arrivate dopo transizioni”, ha commentato. Inoltre, ha messo in risalto l’importanza di giocatori come Stuani e Portu, che si sono distinti recentemente: “Stuani è mentalmente pronto e ha ritrovato la via del gol. Portu condivide questa sensazione, ma abbiamo bisogno del contributo di tutti”, ha sottolineato.

In conclusione, Míchel ha fatto appello alla memoria e alle buone sensazioni accumulate negli ultimi quattro anni, esortando a non cedere a blocchi mentali: “Non voglio che ci isoliamo. Questo è il calcio e secondo me dobbiamo continuare a creare occasioni senza preoccuparci degli altri. Anch’io ho vissuto situazioni simili, e riflettere troppo non fa altro che bloccare”, ha concluso.

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