La Real Sociedad ha avuto un avvio disastroso allo stadio Metropolitano, subendo colpi severi da un Atlético de Madrid che ha sfruttato ogni errore con una precisione letale. In meno di dieci minuti, i txuri urdines avevano già subito tre reti, tutte firmate da un ex ben noto: Alexander Sorloth.
L’ex attaccante della Real ha scatenato una tempesta contro la sua vecchia squadra, realizzando un hat trick devastante e doloroso, il più rapido nella storia di LaLiga.
Il primo gol è arrivato dopo un suo movimento alle spalle di Jon Martín, sfruttando un cross di Barrios dalla destra.
Il secondo è scaturito da una palla persa da Kubo nella propria metà campo, e Sorloth ha finalizzato con freddezza grazie a un ottimo passaggio di Lino. Il terzo, nato da un colpo di testa di Jon Martín che ha rimbalzato su Zubimendi, ha lasciato il pallone a disposizione di Sorloth per colpire a rete senza alcuna opposizione.
Poco dopo, Sorloth ha siglato anche il quarto gol per l’Atlético, approfittando di un contropiede ben orchestrato dalla sua squadra e mal difeso da Take Kubo, concludendo davanti a Aritz, che ha potuto solo osservare il pallone entrare in rete.
Quella di stasera è stata una delle rarissime occasioni in cui la celebre “legge dell’ex” si è fatta sentire con tanta intensità a Madrid. Sorloth, che nella sua esperienza a Donostia ha lasciato ricordi positivi e un legame speciale con i tifosi e con Imanol, è diventato il maledetto per una formazione che stasera cerca di conquistare un posto in Europa. Oltre alla concreta abilità dell’attaccante norvegese, la Real ha mostrato segni di fragilità, venendo punita in ogni sua disattenzione in un inizio che ha distrutto qualsiasi piano iniziale. Quella che doveva essere una battaglia per l’Europa si è trasformata in un incubo inaspettato, in un campo e contro un avversario che non perdona.