Il Sevilla FC ha espresso un forte disaccordo nei confronti del “raid vandalico coordinato” avvenuto sabato notte nella sua struttura sportiva, al momento dell’arrivo della squadra dopo la sconfitta contro il Celta (3-2). Questo attacco ha costretto i giocatori a restare nelle strutture per la notte.
In un comunicato rilasciato oggi, il club riconosce che la situazione della squadra, che si trova a sei punti dalla zona retrocessione, “non è soddisfacente” e, sebbene le contestazioni siano comprensibili, “non saranno tollerate se accompagnate da violenze, minacce o danni”.
Inoltre, il Sevilla ha avvisato che intende perseguire chiunque abbia diffuso informazioni personali sui propri dipendenti e annuncerà le azioni legali contro le “aggressioni estremamente violente” subite all’interno della città sportiva. Il club ha fatto richiesta alla polizia di adottare “la massima rapidità” per identificare i responsabili di questi atti iniqui, attuati da un gruppo di radicali che hanno agito con grande aggressività, culminando anche in un’invasione di massa delle loro strutture. Il clube si impegna a collaborare attivamente per rintracciare i colpevoli e a prendere misure severe nel caso in cui si palesino come tifosi o soci del club. “Siamo certi che queste azioni non riflettano il comportamento della vera tifoseria sevillista, che è ben consapevole dell’importanza dell’imminente incontro contro la UD Las Palmas al Ramón Sánchez-Pizjuán”, conclude la nota ufficiale.