Giménez si trova in una posizione ambivalente, oscillando tra la soddisfazione per il suo ruolo nell’Atlético e l’indefinitezza riguardo ai suoi prossimi passi professionali

José María Giménez, difensore dell’Atlético di Madrid, è uno dei protagonisti attesi per la prossima estate nel club spagnolo. Il calciatore uruguaiano ha sollevato interrogativi riguardo al suo futuro a causa di un’interessante proposta giunta dall’Al-Nassr, squadra saudita alla ricerca di un sostituto per Laporte.

Nonostante il suo contratto sia valido fino al 2028, Giménez potrebbe considerare l’idea di trasferirsi se il club ricevesse un’offerta adeguata. Durante un’intervista su ‘Sport890’, il giocatore ha affermato: “Se comincio ad ascoltare ciò che dice la stampa, rischi di impazzire.

Ogni giorno escono nuove notizie. Io mi concentro sul presente; domani non so come andrà, voglio semplicemente godere del momento”, evitando di approfondire ulteriormente il tema.

Tuttavia, Giménez ha colto l’occasione per manifestare il suo orgoglio per la sua lunga carriera nell’Atlético di Madrid, dove ha disputato 356 partite. Ha dichiarato: “È un grande onore, una gioia immensa. Mi sento fortunato e privilegiato di vivere questa esperienza, sfruttandola per crescere, contribuire e godere di ciò che sto vivendo”.

Il giocatore ha anche riflettuto sulla deludente stagione dell’Atlético, che è stata segnata dall’uscita sia della Champions League che della Copa del Rey. Ha espresso la propria determinazione nell’affrontare le sfide rimanenti di LaLiga e del Mondiale per club. “La nostra mentalità è che se non possiamo vincere, dobbiamo puntare al secondo posto. Più punti riusciamo a raccogliere, meglio è. Questo è l’intento. Gli obiettivi sono vincere uno dei tornei a cui partecipiamo, ci proviamo. Fino alla nostra eliminazione dalla Champions abbiamo avuto una stagione eccellente. Lì il team ha avuto un calo, con prestazioni altalenanti. È parte del gioco, dopo un colpo duro come quello che abbiamo affrontato, perché sentivamo di non meritare di uscire. Successivamente, c’è stata l’eliminazione contro il Barça in Copa del Rey, in una partita molto equilibrata. Questi eventi si accumulano e ti colpiscono; bisogna rialzarsi per continuare a competere. Ora abbiamo il Mondiale per club, cercheremo di affrontarlo nel miglior modo possibile, perché vogliamo fare una buona figura”, ha dichiarato Giménez.

RIFLESSIONI SUL LEGATO DELL’ATLÉTICO
Alla fine, ha parlato di un aspetto cruciale riguardo a ciò che sta accadendo nell’Atlético in questi anni: il lascito lasciato dai giocatori attuali. “L’Atlético di Madrid è una grande famiglia, che è cresciuta notevolmente nel corso degli anni e continuerà a crescere. Si ha la sensazione di essere parte integrante di questa evoluzione; quindici anni fa non era affatto così, e oggi lo è grazie al lavoro svolto. C’è una crescente aspettativa. L’Atlético non è più quello di cinque anni fa, quando si mirava solo al terzo posto per la qualificazione alla Champions. Oggi è un club che deve sognare in grande, puntando a conquistare trofei. Questa è la mentalità che stiamo coltivando e che lasceremo a chi arriverà in futuro. Attualmente, l’Atlético compete per vincere”, ha concluso a ‘Sport890’.

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