Dopo aver conquistato la Champions, l’attenzione si concentra ora sul consolidamento del quarto posto e sull’ambizione di avvicinarsi al terzo. Con una lieve superiorità di tre punti e una differenza reti favorevole rispetto al Villarreal, e lo stesso margine ma con una differenza reti negativa rispetto all’Atlético, Valverde rimarca: “Le matematiche sono chiare e fino a prova contraria dobbiamo darci da fare”.
Il tecnico sa che la sua squadra deve difendersi nel confronto diretto col Villarreal, mentre l’Atlético ha il destino nelle proprie mani e, con una vittoria, potrebbe assicurarsi un buon risultato.
In vista dell’incontro a Mestalla, sono previste delle rotazioni per preservare le forze, dato che il calendario sta risultando molto impegnativo per l’Athletic.
Troveranno di fronte un Valencia motivato e in cerca di un posto in Europa: “Si vede che hanno fiducia in ciò che stanno facendo, ed è la cosa migliore per una squadra”. D’altra parte, i bilbaini affrontano la trasferta con poco tempo per festeggiare. “Se avessimo avuto un’intera settimana, la celebrazione sarebbe stata più grande, ma non abbiamo avuto modo. Siamo arrivati alle quattro di mattina, ieri abbiamo dovuto allenarci e ora siamo di nuovo in viaggio. Ma i miei giocatori sanno festeggiare e se gliene dai la possibilità…”, ha detto con un sorriso.
Il festeggiamento ha un significato profondo per Valverde: “È la seconda volta che succede in questo secolo. Per l’Athletic è più complicato entrare in Champions rispetto a quanto lo sia per Barça o Madrid vincere la Liga, visto che spesso si riduce a una competizione tra uno dei due. E se non sono attenti, c’è anche l’Atlético. È un traguardo di grande valore”. Inoltre, c’è una “difficoltà in più avendo un’altra competizione”, qualcosa a cui la squadra non era abituata negli ultimi anni.
I parallelismi tra la campagna attuale e quella della stagione 13-14, riguardante il precedente biglietto per la massima competizione europea, sono palpabili. Si può affermare che l’Athletic attuale dimostri una maggiore coesione rispetto a dieci anni fa? “Noi siamo un club che si fonda sull’essere squadra. La nostra caratteristica principale è la nostra unità. Abbiamo talenti sia in attacco che in difesa, a centrocampo e in porta. Senza il giusto numero di individualità, è difficile competere ai massimi livelli”, ha dichiarato Txingurri. Ma c’è di più: “Ciò che ci distingue dagli altri è il nostro spirito. Possediamo una forte coesione interna tra i membri del team e nello spogliatoio, che ci aiuta a superare varie difficoltà e a mettere in difficoltà molte squadre”, ha continuato il tecnico, riconoscendo che in certe fasi mancano di gioco e di finalizzazione, rendendo difficile fare più gol recentemente. Tuttavia, aggiungono altri elementi al loro gioco. “Siamo una squadra che affronta sfide in determinati momenti della stagione, ma compensiamo tutto con la nostra determinazione, la nostra unione interna e anche con il calcio, poiché non si può giocare solo con quello”.