Nella sua stagione d’esordio con l’Atlético di Madrid, Julián Álvarez si è dimostrato uno dei calciatori chiave della squadra. Attualmente, il suo impatto si può quantificare con 29 reti e sette assist nel suo primo anno con i colchoneros. In un’intervista rilasciata a DAZN, Álvarez ha condiviso le sue riflessioni riguardo il suo arrivo e la stagione trascorsa.
Ha rivelato che il suo passaggio dall Manchester City all’Atlético è stato frutto di una scelta personale. “È stata una decisione che ho ponderato. Ho parlato con vari compagni, compreso il Cholo, e ho sentito che questo club poteva fornirmi gli strumenti per raggiungere il mio massimo potenziale,” ha dichiarato.
Inoltre, ha spiegato come le conversazioni con i compagni e con l’allenatore Diego Simeone lo abbiano convinto delle opportunità offerte dal club. “Simeone ha comunicato con me nei giorni precedenti, mi chiamava. Pochissimo a poco ho compreso le sue aspettative per me e come vivere e onorare questa maglia. Mi ha fatto sentire a mio agio, dandomi la libertà di esprimermi in campo. È piuttosto esigente, ma questo lo rende motivante,” ha detto il calciatore di Calchín. La figura di Simeone è stata determinante nella sua scelta, poiché l’allenatore lo ha contattato diverse volte prima del suo arrivo. Álvarez ha anche sottolineato l’importanza del supporto di Antoine Griezmann, che lo aveva già avvicinato per incoraggiarlo ad unirsi all’Atlético. “Con ‘Grizzy’ ho diverse belle foto, è stato il primo a scrivermi per convincermi a venire. È un giocatore di grande talento ed esperienza, e questo rende tutto più semplice,” ha aggiunto durante l’intervista.
L’attaccante argentino ha ricordato la sua presentazione come nuovo acquisto al Metropolitano, un momento che segnò l’inizio della sua comprensione del club Atletico di Madrid. “È un giorno che non dimenticherò, era uno dei miei primi scatti al club, la presentazione. L’emozione che provavo, quella della gente, tutto ciò che circondava il club… Sono stati momenti intensi, ma bellissimi,” ha dichiarato ‘La Araña’. Inoltre, ha condiviso i bei ricordi della celebrazione dopo la vittoria alla Coppa del Mondo in Qatar nel 2022 insieme al suo idolo, Lionel Messi, sottolineando l’importanza di mantenere la calma quando gioca al suo fianco. “La foto con Leo al Mondiale è un sogno che si è realizzato, poterlo affiancare in nazionale, Leo è stato il mio idolo fin da piccolo. Certamente, si vuole fargli fare buoni passaggi… La cosa migliore quando gioco con lui è rimanere tranquillo e naturale, cerco di rimanere me stesso,” ha aggiunto. Infine, ha parlato della sua gioventù e dei suoi inizi nel calcio. “Sin da piccolo ero molto vivace, giocavo coi miei fratelli maggiori che non riuscivano a portarmi via la palla, dicevano che sembrava avessi più gambe e non riuscivano a prenderla. Fuori dal campo, mi chiamavano ‘Araña’,” ha concluso.