Antony ha espresso la sua gratitudine nei confronti del Betis

Mentre a Manchester i rappresentanti del Real Betis, tra cui il CEO Ramón Alarcón e il direttore sportivo Manu Fajardo, sono impegnati in trattative con il Manchester United per la possibile permanenza nel club andaluso, Antony ha rilasciato un’intervista ai media ufficiali della Confederazione Brasiliana di Calcio.

Questo incontro avviene poche ore prima della partita tra Brasile e Paraguay, in programma questa notte a San Paolo, sua città natale, dove potrebbe tornare a indossare la maglia della ‘canarinha’ dopo oltre due anni di assenza, avendo giocato l’ultima volta nel marzo 2023, in un’amichevole contro il Marocco.

Il calciatore brasiliano esprime il suo sentito ringraziamento al Real Betis per avergli restituito il suo livello di gioco: “Ho lasciato il Manchester United per unirsi al Betis. Si tratta di una nuova sfida, un club differente… ma ho parlato con Pellegrini anche prima di arrivare qui. È una persona che mi ha dato fiducia, mi ha fatto sentire a mio agio e sono molto grato al Betis per avermi accolto, per credere in me e nel mio potenziale,” dichiara Antony. “Sono grato per tutto.” Riferendosi al suo ritorno in nazionale, spiega che “ogni cosa ha un motivo, ogni situazione richiede un processo. Questo percorso è stato fondamentale per la mia vita. Mi ha reso più forte e trovarmi qui oggi è un sogno che si realizza. È davvero gratificante. Non posso che esser grato per questa opportunità. Sono riconoscente per ogni cosa,” afferma in merito al suo rientro nella selezione brasiliana con Ancelotti. Il suo eccellente rendimento con il Betis ha infatti facilitato il suo ritorno in nazionale: “Durante quel periodo difficile, ho avuto anche dei momenti di incertezza. Dubitavo di me stesso e temevo di non riuscire a superare quella situazione. La mia famiglia mi tranquillizzava, dicendomi: ‘Stai sereno, è tutto parte del processo.’ Accettare questo processo, che è stato doloroso, è fondamentale. Oggi comprendo a fondo tutto ciò che ho vissuto e la resilienza che ho sviluppato in quel periodo buio, senza speranza.”

Antony riflette sul suo percorso lavorativo e sulle esperienze vissute mentre continuava il suo impegno con il Manchester. Oggi, guardando al passato, riconosce l’importanza di tutto ciò che ha affrontato. Sente di essere cresciuto come individuo, sviluppando una maggiore maturità. Si percepisce come un genitore, un marito e un uomo più consapevole e migliore. Conclude affermando che ogni sforzo è stato ben ripagato.

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