Paco López, il nuovo tecnico del Leganés originario di Valencia, ha espresso durante la sua presentazione di sentirsi “profondamente allineato” con i valori rappresentati dal club blanquiazul. Questo legame emotivo è stato uno dei fattori che l’hanno motivato ad accettare l’offerta.
Ha definito la sfida “entusiasmante e stimolante”. “Il contatto iniziale è stato semplice, poiché quando si ha la voglia di far parte di un progetto e dall’altra parte c’è un interesse reciproco, tutto diventa più fluido. Ho una buona comprensione dei principi che caratterizzano questa città e questa squadra.
Sono allineati con la mia personalità e i miei valori. Sono molto felice di iniziare questo percorso con i nostri tifosi, che sono straordinari”, ha dichiarato.
López, già allenatore del Levante, è consapevole dell’obiettivo di raggiungere la massima serie, ma sottolinea l’importanza di seguire un processo: “Le aspettative sono chiare. Tutti noi sappiamo cosa vogliamo, ma il percorso è guidato da un destino. Dobbiamo concentrarci su questo percorso e lavorarci con impegno, determinazione e passione. È fondamentale avere una visione chiara del nostro obiettivo, ma è altrettanto importante sapere come arrivarci. Questo è ciò su cui dobbiamo collaborare. Maggiore sarà l’unità, più semplice sarà il cambiamento”.
In relazione al suo approccio, López ritiene che la “stabilità” sia un aspetto cruciale per il successo, un traguardo che ha già raggiunto in passato. Riguardo alle strutture, ha detto di essere rimasto “positivamente colpito” dalle condizioni, aggiungendo che non potrebbe desiderare di meglio. Parlando dei tifosi, ha esortato: “Continuate a supportare la squadra come avete fatto negli anni precedenti. Ho vissuto questo come una realtà. Rimanete vicini al team. Ci impegneremo per dare alla squadra una forte identità; sono convinto che insieme potremo riuscirci e che l’unione ci renderà più forti”.
In una recente intervista, l’allenatore ha delineato la sua visione del gioco, affermando: “Abbiamo un’idea di gioco ben definita. Il sistema di gioco dipende molto dalle caratteristiche dei nostri calciatori, ma la mia filosofia calcistica è chiara. Cerco di variare le formazioni; ciò non implica che scegliamo un sistema specifico da utilizzare costantemente. Generalmente, il sistema si modella in base alle caratteristiche e alle necessità di ogni partita”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di avere un team coraggioso e audace, capace di dominare i match in modo verticale, mostrando un controllo in tutte le fasi del gioco. “Ogni allenatore desidera che la propria squadra offra prestazioni ottimali per aumentare le probabilità di vittoria. L’obiettivo principale è creare una squadra competitiva e dal gioco riconoscibile”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda la selezione della rosa e la permanenza di alcuni giocatori che hanno partecipato alla Primiera, ha dichiarato: “Sono appena arrivato, ma già intendo discutere questi aspetti con Andrés Pardo, il direttore sportivo. Stiamo lavorando in sinergia. Hai menzionato calciatori chiave per la promozione e in categoria superiore. Sono giocatori che gradirei rimanessero, ma non tutto dipende dalle scelte dell’allenatore; ci sono molte variabili in gioco. Andrés mi ha già fornito alcune informazioni sui contratti e sui membri della rosa. Effettueremo un’analisi più approfondita della situazione attuale”.
In merito alla durata del contratto firmato, ha spiegato: “Attualmente nel mondo del calcio, è difficile per gli allenatori firmare contratti pluriennali e mantenere una lunga permanenza. È una situazione comune. Un anno va bene; se dovessi rimanere per due anni, sarebbe un segno positivo. Tuttavia, per ora, questa questione non è prioritaria né per il club né per noi”.