Nico Williams ha affrontato una stagione intensa, caratterizzata da un marcaggio rigoroso da parte degli avversari. In campo, spesso si è trovato a dover affrontare due, tre o persino quattro difensori che cercavano di ostacolarlo. Al di fuori del terreno di gioco, ha subito l’attenzione di tifosi e media, i quali lo confrontavano costantemente con la versione di sé stesso della stagione precedente, sempre sotto scrutinio per sostenere le aspettative sulle sue potenzialità.
Questo è il panorama calcistico: coloro che brillano sono sotto un maggior grado di analisi. Nicolas, che compirà 23 anni tra un mese, ha sempre accettato le responsabilità e sfoggia con orgoglio il numero 10 sulla maglia.
Ma quali conclusioni si possono trarre dai dati riguardanti le prestazioni di Nico Williams con la maglia dell’Athletic? In sintesi, ha segnato più reti, fornito meno assist e ha mantenuto un livello di disponibilità simile rispetto alle ultime due stagioni, nonostante quest’anno non abbia partecipato alla preparazione estiva.
Benché i numeri siano ciò che di solito viene valutato per i giocatori offensivi, come egli stesso sottolinea, è importante considerare aspetti diversi: come la sua capacità di attirare le attenzioni dei difensori e di favorire casi d’attacco attraverso le sue giocate, un po’ come accade con Sancet.
Nico ha preso parte a 45 delle 55 partite giocate dall’Athletic nella stagione attuale, partendo dal primo minuto in 35 occasioni. Ha accumulato un totale di 3.130 minuti, il che lo pone al sesto posto nella gerarchia della squadra. Tuttavia, ha perso posizioni a causa di un infortunio all’inguine nella parte finale della stagione. Nella stagione precedente, ha partecipato a 37 delle 46 partite dei leoni, partendo titolare in 33 di esse, per un totale di 2.729 minuti, risultando quinto nella classifica generale della rosa.
L’attaccante ha mostrato un significativo progresso nella sua capacità realizzativa con 11 reti stagionali, distribuite tra cinque in campionato, cinque in Europa e una in coppa, corrispondenti a un gol ogni 285 minuti di gioco. Nella stagione precedente, aveva totalizzato 8 gol, di cui cinque in Liga e tre in Coppa, con una media di un gol ogni 341 minuti. Pur sembrando che Nico sia più presente in area, le sue mappe di calore rivelano una marcata somiglianza tra le due stagioni, con una leggera inclinazione a occupare maggiormente il settore sinistro nel 2024-25.
Tuttavia, la variazione più significativa nel contributo del giovane Williams all’Athletic risiede nel numero di assist. In questo aspetto, il suo impatto è stato notevolmente minore. Ha fornito 18 assist nella stagione 2023-24, con una media di una ogni 152 minuti, mentre attualmente ha registrato solo 7 assist, uno ogni 447 minuti. Questo implica una riduzione del suo rendimento in questo campo di circa un terzo. Sarebbe opportuno svolgere un’analisi più approfondita per comprendere se questa diminuzione dipenda da lui, dalla squadra in generale o dalla mancanza di incisività dei compagni in area.
In questa stagione ha segnato un gol ogni 285 minuti, rispetto ai 341 della scorsa, ma ha visto un calo di un terzo nella produzione di assist.
Ha brillato in momenti cruciali, trovando la rete nelle partite di ritorno contro la Roma e il Rangers. È stato messo sotto i riflettori per non aver partecipato alla sfida di Old Trafford, in cui la squadra doveva recuperare uno svantaggio di 0-3, a causa di un infortunio, mentre nella partita di andata era già visibilmente limitato dalla pubalgia. La scorsa stagione, invece, è stato un elemento chiave per la conquista della Coppa, segnando e fornendo assist nei quarti contro il Barça, ripetendo l’azione nei ritorni delle semifinali contro l’Atlético e venendo riconosciuto come MVP della finale contro il Mallorca.
Sarebbe opportuno considerare anche l’impatto che ha avuto l’Eurocoppa su Nico. Questo evento ha segnato una svolta fondamentale per lui. Riguardo all’ansia che suscita nei suoi avversari, alle aspettative che il pubblico ripone in lui a causa dell’hype creato e all’attenzione che ha attirato da altri club, la situazione è già complessa. Non siamo ancora entrati nell’estate e il suo nome è già circolato associato a squadre come Real Madrid, Arsenal, Chelsea, Barcellona e Bayern Monaco… eppure continua a indossare la maglia dell’Athletic. È stato il suo stesso rendimento a stabilire standard elevati. E la sua soglia è tutt’altro che bassa. Si confronta costantemente con le proprie prestazioni.