Il Sevilla riconosce Joaquín Caparrós con un prestigioso incarico

Joaquín Caparrós ha concluso quest’anno la sua quarta gestione come allenatore del Sevilla, dopo essere subentrato a Xavi García Pimienta lo scorso aprile. In occasione di una conferenza stampa tenutasi mercoledì pomeriggio allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, il presidente del club, José María del Nido Carrasco, ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha deciso di conferirgli il titolo di primo Presidente di Onore del Sevilla FC.

“Ha sempre dimostrato la sua disponibilità ad aiutare la società in ogni necessità e continuerà a farlo. Joaquín Caparrós è stato insignito di questo nuovo ruolo, una figura che viene creata per la prima volta nella storia del club,” ha spiegato il dirigente ai giornalisti.

Del Nido Carrasco ha aggiunto: “Il Sevilla FC deve a Joaquín tutto ciò che ha, e anche di più. È arrivato senza esitazioni o richieste, non ha neppure voluto che gli spiegassi quali fossero le mie aspettative, si è diretto subito verso di noi e per questo gli sarò eternamente grato.” Inoltre, ha sottolineato l’importanza della lealtà, dell’integrità, dell’impegno e della dedizione di Caparrós, elementi che potrebbero riempire questa conferenza di argomenti. Secondo quanto comunicato dal club, la figura del presidente di onore avrà il compito di rappresentare il Sevilla in vari eventi e di promuovere l’identità del club. Con un totale di 248 partite ufficiali, Caparrós detiene il record di incontri diretti nel club, nonché il numero più alto di vittorie, pari a 112.

Joaquín Caparrós, un allenatore con una lunga carriera, occupa il settimo posto per il numero di partite nella storia della Prima Divisione, avendo guidato diverse squadre come il Sevilla, il Deportivo La Coruña, l’Athletic Bilbao, il Mallorca, il Levante, il Granada e l’Osasuna, totalizzando 517 incontri. A 69 anni, la sua prima avventura al Sevilla risale all’estate del 2000, quando il suo obiettivo era riportare la squadra nella massima serie, obiettivo raggiunto già al primo tentativo. Una volta in Prima Divisione, contribuì a stabilizzare il club, portandolo a qualificarsi due volte per la Coppa UEFA, come ricordato dal Sevilla. Nel 2005 lasciò la società proprio prima che il club iniziasse la sua serie di successi nel XXI secolo. Dopo aver proseguito la sua carriera sia in Spagna che all’estero, diciannove anni fa tornò alla guida del Sevilla dopo la sostituzione dell’allenatore italiano Vincenzo Montella, riuscendo a garantire la qualificazione per la Liga Europa a sole quattro gare dalla fine del campionato. Alla conclusione della stagione 2017/18, fu annunciato il suo nuovo ruolo come direttore sportivo della squadra, un ruolo fondamentale per tutti i club associati, anche se tornò ad allenare nel marzo 2019 dopo l’uscita di Pablo Machín, ottenendo di nuovo la qualificazione per la Liga Europa. Nella stagione 2019/20 assunse il compito di Direttore dello Sviluppo dei Talenti per concentrarsi sulle giovanili, chiudendo questa fase a marzo 2020 in coincidenza con la pausa imposta dalla pandemia, per poi guidare la selezione armena. Recentemente, è tornato al Sevilla per assicurare la salvezza nella parte conclusiva della stagione 2024/25.

Prima di questa recente fase come allenatore, nel 2023, ha ricevuto il ‘II Banquillo de Oro’ dal club, un riconoscimento riservato ai tecnici più memorabili, che nel 2013 era stato conferito anche a Manolo Cardo.

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