Quando un nuovo progetto inizia, non parte dal nulla, ma si basa sulle fondamenta già esistenti. Rifiutare il passato in nome di una ricostruzione radicale sarebbe un errore fatale. Erik Bretos, a capo del settore calcistico della Real Sociedad, e Sergio Francisco, responsabile della squadra principale, comprendono pienamente il valore del legato che hanno ereditato e l’importanza di preservarlo e migliorarne gli aspetti.
I loro predecessori, Roberto Olabe e Imanol Alguacil, sebbene molto diversi nel loro approccio e nelle loro idee, hanno saputo creare un’armonia proficua nella quale entrambe le visioni hanno potuto coesistere e prosperare. Non possiamo ignorare che il segreto del successo recente della Real Sociedad si trova in gran parte nel lavoro svolto da questi due professionisti.
È ingiusto, se non addirittura controproducente, valutare il loro operato in base agli esiti della squadra nell’ultima parte della stagione passata. Gli anni di prosperità che abbiamo vissuto rappresentano un periodo felice nella storia recente di questo club. Parlo da qualcuno che, per motivi di età, ha avuto il privilegio di assistere ai trionfi di Liga da tifoso e successivamente, da professionista, ai successi della Real con Denoueix e Montanier. La coppia “strana” composta da Olabe e Alguacil ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti coloro che amano la Real.
A partire da questo punto, ciò che i successori riusciranno a realizzare rimane un mistero che solo il tempo potrà svelare, considerando che l’influenza dei loro predecessori è certamente significativa. Tradizionalmente, nella Real, la pratica di trasferire giocatori in altri club per dar loro l’opportunità di giocare, quando non trovano spazio nella rosa principale, è sempre stata vista come un segnale di insuccesso. Era comune arrivare alla conclusione che tali operazioni si fossero dimostrate infruttuose, sia per il fatto che il calciatore non otteneva i minuti sperati, sia perché, nonostante li avesse avuti, le sue prestazioni non erano risultate soddisfacenti. In entrambi i casi, il calciatore tornava alla Real senza aver raggiunto gli obiettivi, diventando un ulteriore problema da risolvere il prima possibile. Quest’anno, però, sembra che questa tendenza sia cambiata e finalmente il prestito ha portato a risultati positivi. Un esempio di ciò è Urko González de Zárate, che ha avuto una stagione eccezionale con l’Espanyol, riuscendo a mantenere la categoria nonostante le difficoltà nel finale. Anche Jon Gorrotxategi sta brillando con un Mirandés in cerca di promozione, e possiamo estendere il discorso a Karrikaburu nel Racing, seppur con alcune variabili. Sergio Francisco si trova, finalmente, ad affrontare un nuovo problema relativo al ritorno dei giocatori in prestito, ma questa volta in maniera positiva.
La Liga si è conclusa alcune settimane fa, ma nonostante ciò, il periodo agonistico continua con nuovi tornei internazionali, dove alcuni dei nostri atleti si stanno distinguendo. Tra questi, Turrientes e Jon Martín con le loro selezioni nazionali. Due talenti destinati a ricoprire ruoli chiave nella Real del futuro. Ci sono motivi per sperare.
Imanol ha tomado un rumbo inesperado en su carrera deportiva, poco después de dejar su puesto en la Real Sociedad. Rara vez alguien habría imaginado que su futuro lo llevaría al fútbol árabe, un entorno que no parecía el más adecuado para su estilo. Sin embargo, las circunstancias le han llevado a explorar nuevas fronteras. Aunque es evidente que esta experiencia no sumará significativamente a su trayectoria, tampoco le restará. Se trata simplemente de una nueva etapa en su vida profesional.