Bloom focalizza i suoi investimenti su Hearts dopo i risultati positivi ottenuti con Brighton e Union Saint-Gilloise

Tony Bloom, proprietario miliardario del club di calcio Brighton, ha deciso di investire nel Heart of Midlothian, squadra della Scottish Premiership, con l’intento di riportare in vita un team che ha ricevuto poco riconoscimento.

Bloom, ex giocatore professionista di poker, è ritenuto uno degli investitori più astuti nel calcio europeo, avendo contribuito al successo inatteso della sua squadra del cuore, il Brighton, e dell’attuale campione del Belgio, l’Union Saint-Gilloise, grazie a strategie di gestione e ricerche basate su dati analitici.

Secondo quanto dichiarato dal club, Bloom ha versato 9,86 milioni di sterline (circa 13,4 milioni di dollari) per acquisire una quota del 29% in azioni senza diritto di voto.

La sua partecipazione minoritaria dovrebbe rientrare nei limiti fissati dalla UEFA per rispettare le normative che tutelano l’integrità delle competizioni europee quando club di proprietà condivisa partecipano.

Nel 2023, la UEFA ha richiesto a Bloom di diminuire la sua partecipazione e l’influenza decisionale all’Union, poiché il club di Bruxelles ha raggiunto le qualificazioni per l’Europa League insieme al Brighton.

L’Union ha conquistato il suo primo titolo di campione belga dopo 90 anni in questa stagione e farà il suo esordio nella fase principale della Champions League. Il Brighton, invece, ha concluso ottavo in Premier League, perdendo l’accesso alle competizioni UEFA per un soffio.

Nella scorsa stagione, gli Hearts hanno partecipato alla terza divisione, la Conference League, ma non si sono qualificati per eventi europei nella prossima stagione, classificandosi settimi nella lega scozzese.

Il club di Edimburgo ha vinto l’ultimo dei suoi quattro titoli nel 1960, in un campionato ora dominato dai rivali di Glasgow, Celtic e Rangers, che hanno conquistato negli ultimi 40 anni tutti i titoli in palio.

“Sono assolutamente entusiasta di investire negli Hearts,” ha dichiarato Bloom in una nota ufficiale del club. “Credo fermamente nelle potenzialità del club di rompere il lungo ciclo di dominio nel calcio scozzese.”

Dal 1960, gli Hearts sono stati secondi nel torneo per cinque volte, la più memorabile delle quali nel 1986, quando in testa per mesi, persero all’ultima giornata, subendo due gol nel finale contro il Dundee, venendo superati dal Celtic.

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