Nonostante l’arrivo di Marko Dmitrovic, che ha firmato un contratto triennale, molti nel RCD Espanyol vedono in Ángel Fortuño il possibile successore di Joan Garcia, ora al FC Barcelona. Fortuño, un giovane di 23 anni proveniente del vivaio, non ha ancora maturato esperienza ai massimi livelli, non avendo esordito nemmeno in Prima Federazione, ma sta ricevendo notevoli riconoscimenti negli ultimissimi giorni.
Tra i più recenti ci sono stati quelli di Julián López de Lerma e Pol Lozano, in un’intervista rilasciata a ‘La Vanguardia’. López de Lerma, ex allenatore di Fortuño nel settore giovanile e nella squadra B dell’Espanyol, ha paragonato la sua situazione a quella di Joan.
“Se abbiamo dato fiducia a un ragazzo come Joan, chi è nella cantera dell’Espanyol riconosce il valore di Ángel fin dai tempi della sua infanzia”, ha dichiarato l’attuale allenatore del Juvenil A del Real Madrid. “Se avevi Fortuño, certo che vincevi”. Il tecnico ha continuato a sottolineare che “in porta era un vero muro e nelle situazioni di rigori era infallibile. Se Ángel era presente in una serie di rigori nel calcio a sette, eri certo di vincere”. Dall’altro lato, Lozano è convinto che “se il club sceglie di puntare su Ángel, avremo un portiere per molti anni. Giocando una stagione, sarà ambito da tutti”. Il centrocampista di Sant Quirze del Vallès ha anche osservato che “l’altezza di Fortuño, che è di 1,83 m, non dovrebbe rappresentare un problema. All’apparenza, per un allenatore che non lo conosce, potrebbe suscitare qualche esitazione, ma personalmente non ho mai visto nessuno saltare come lui”.
“Non ho mai visto nessuno saltare come lui.” Sia Joan Garcia che Sergi Gómez, in un’intervista con MD, hanno espresso la loro convinzione che Fortuño sia pronto per compiere il grande passo. Javi Hernández lo ha descritto come “un portiere straordinario, estremamente completo e velocissimo.” Ora Fortuño, che ha ricoperto il ruolo di terzo portiere della prima squadra nelle ultime due stagioni, dovrà dimostrare il suo valore sul campo di gioco.
