Matías Almeyda ha esaminato il piano di lavoro che intende seguire al Sevilla durante un’intervista con i media ufficiali del club, mentre si trova ancora in Argentina, dove sta trascorrendo le sue vacanze in costante contatto con Antonio Cordón.
Il nuovo tecnico del club andaluso esprime entusiasmo per il suo imminente incarico, affermando di avere una buona conoscenza della liga, nonostante non abbia mai allenato in Spagna, e di possedere un rapporto dettagliato su ciascun giocatore della rosa. Almeyda non teme la situazione economica del club, che potrebbe rappresentare un ostacolo per la formazione della squadra e comprende anche le perplessità dei tifosi.
“Conosco le dinamiche dei vari tornei. Ho esperienza in Argentina, Messico, Stati Uniti e Grecia… abbiamo partecipato a diverse competizioni e c’è sempre una prima volta. Giocare in varie leghe espande la mentalità, anche se è normale che ci siano delle riserve. Tuttavia, non ci riuscirò parlando, ma attraverso i fatti, come ho fatto in tutti i posti in cui sono stato. Il mio benessere sarà il benessere della squadra; cercherò l’unità, la passione e voglio che diventiamo una cosa sola. Proverò a farlo qui, ora, ma non ho intenzione di persuadere verbalmente. Non è nel mio stile. La mia motivazione è interiore, non esteriore,” ha affermato il ‘Pelado’, pronto a iniziare la sua avventura nella Liga spagnola dopo aver conquistato trofei con le Chivas in Messico e l’AEK di Atene in Grecia. La connessione con i tifosi è fondamentale. Il nuovo allenatore del Sevilla è consapevole di quanto sia importante il supporto dei fan, malgrado le tensioni con la dirigenza. “Abbiamo uno dei tifosi migliori, e lo dico per esperienza. Farò in modo che si sentano coinvolti nel nostro modo di giocare, nella nostra passione, nel nostro impegno e nella nostra identità. Tuttavia, questo richiede tempo e, durante la preparazione, dobbiamo conoscerci meglio e comunicare. Non vediamo l’ora di arrivare e iniziare la nostra routine quotidiana.”
Almeyda afferma di avere una conoscenza approfondita della squadra e che non ci saranno sorprese per lui. “Ho realizzato un’analisi dettagliata di ogni giocatore, mantengo un ottimo rapporto con il presidente e il direttore sportivo, con cui parliamo quotidianamente. Ho esaminato tutto il campionato precedente e da questo prenderà vita il nostro lavoro. Sono consapevole delle peculiarità di ciascun atleta; mi resta da conoscere la loro personalità, stabilire un contatto diretto… Manca solo l’aspetto umano, ma riguardo all’aspetto calcistico ho già fatto i compiti. Ho studiato anche i giovani talenti e sono attivamente impegnato… Naturalmente conosco anche la situazione economica, ma non è ciò che mi spinge. Presso l’AEK avevo un contratto fino al 2028, ma se non vogliono più di me, me ne andrò senza problemi. Sono cresciuto in condizioni difficili e non sono ingenuo,” ha dichiarato.