È un periodo di trasferimenti, ma anche di partenze, in particolare per l’Atlético de Madrid, dove alcuni giocatori stanno dicendo addio alla squadra in questi giorni. Questo è particolarmente vero per i giovani provenienti dalla cantera, che non riescono ad ottenere il tempo di gioco e le opportunità necessarie per continuare la loro crescita.
Antonio Gomis, portiere cresciuto nel vivaio dell’Atlético de Madrid, ha dato l’addio al club attraverso i social media dopo sei anni di militanza, iniziando nel 2019 con le formazioni giovanili e culminando nel ruolo di terzo portiere della squadra principale.
In questi sei anni ha accumulato esperienze significative, come il fatto che i suoi debutti con la prima squadra non siano avvenuti nel suo ruolo naturale, ma come attaccante, a causa di infortuni di altri giocatori, in un incontro di preparazione contro il Numancia. Tuttavia, ha avuto l’opportunità di esordire ufficialmente in Primera División nell’ultima giornata della stagione 22/23, in seguito a ulteriori infortuni tra i portieri.
Gomis è stato fondamentale nei successi delle squadre giovanili nel corso degli anni, ma gli ultimi periodi, come terzo portiere, all’ombra di Jan Oblak e Juan Musso, lo hanno spinto a lasciare il club per cercare nuove esperienze e, soprattutto, un maggior numero di partite. Nel suo messaggio sui social, ha ringraziato il club, gli allenatori e i tifosi, dichiarando che intende costruire il suo futuro calcistico al di fuori dell’Atlético de Madrid.
“È giunto il momento di dire addio a quella che è stata casa mia per sei anni. Mi sento fortunato per tutte le esperienze vissute, porterò con me amicizie che dureranno per sempre. Sono arrivato qui da ragazzo con tanti sogni e me ne vado da uomo, pronto a lottare per realizzarli con una determinazione rinnovata”, ha dichiarato il portiere nel suo messaggio.
Antonio Gomis ha espresso la sua gratitudine a tutti gli insegnanti, allenatori e membri dello staff che contribuiscono quotidianamente a rendere tutto più semplice. “È ora di concludere un capitolo e avanzare nel mio percorso, il meglio deve ancora arrivare. Ringrazio tutta la famiglia atletica per avermi accolto”, ha aggiunto.