L’Atlético de Madrid ha concluso la stagione 24/25 in modo deludente. Il club era pieno di aspettative e speranze per il Mondiale per Club in svolgimento negli Stati Uniti, con l’intento di almeno raggiungere le fasi eliminatorie.
Non era nemmeno lontanamente nell’immaginario dei tifosi che la squadra potesse uscire così presto dalla competizione FIFA. Per uno dei migliori attaccanti del mondo, Julián Álvarez, abituato a combattere per i trofei sin dai tempi al River Plate, è stata una frustrazione particolare.
La sua avventura nel Mondiale si è rivelata deludente, e non ha potuto esprimere al meglio il suo talento, chiudendo la manifestazione senza segnare. In realtà, un gol l’ha fatto, ma è stato inspiegabilmente annullato dall’arbitro rumeno Istvan Kovacs durante la partita contro il PSG. Avrebbe potuto anche avere altre occasioni per segnare, oltre alle due chiare che ha sprecato, una contro il Seattle Sounders e l’altra contro il Botafogo; e, se solo fossero stati fischiati i diversi rigori che gli sono stati negati. In un ulteriore colpo di scena, l’arbitro messicano César Ramos ha annullato un rigore che era stato concesso per un presunto spinto di Sorloth su un difensore avversario durante la sfida con la squadra brasiliana. Indipendentemente da tutto, l’argentino si sta già proiettando verso il futuro, pensando anche a un po’ di riposo, dato che la stagione 24/25 è stata estremamente intensa. Sommandosi ai minuti giocati con l’Argentina, l’Atlético de Madrid e in precedenza con il Manchester City, ha accumulato complessivamente 5.546 minuti su un totale di 7.290 disponibili.
Nel corso di un anno, ha perso solamente tre partite e ha partecipato a dieci competizioni diverse con i club, senza prendere alcuna pausa nell’ultimo anno e mezzo. Ha preso parte a tornei come la Premier League, la FA Cup, la Champions League, il Coppa del Mondo per club, la EFL Cup, la Supercoppa Europea e il Community Shield con il Manchester City, oltre a LaLiga, Champions League, Copa del Rey e Coppa del Mondo per club con l’Atlético. Inoltre, ha giocato in quattro match con la nazionale argentina, comprendenti amichevoli, Copa América, le qualificazioni per il Mondiale e le Olimpiadi. È quindi comprensibile che il messaggio finale della sua stagione fosse focalizzato sulla necessità di ricaricare le batterie e sulla riflessione per la prossima annata con la maglia rojiblanca, nonostante le speculazioni sul suo futuro. “Abbiamo dato il massimo, ma non è bastato. Adesso è il momento di riposare, ricaricare le energie e prepararci per quello che ci aspetta,” ha dichiarato il calciatore sui social network.