Il Siviglia non ha lasciato una buona impressione nel suo primo incontro amichevole di preparazione alla stagione, subendo una sconfitta contro il Birmingham (1-3), squadra appena promossa nella seconda divisione inglese. Questo match ha segnato l’inizio dell’era di Matías Almeyda, lasciando però alcune incognite.
Tuttavia, l’allenatore argentino ha esaminato la situazione in modo positivo, sottolineando elementi da migliorare, consapevole che ci sarà un percorso di apprendimento. “È solo la prima seduta di gioco. Siamo nel periodo di preparazione per il torneo e in alcune fasi abbiamo visto delle buone cose, mentre in altre c’è ancora molto da progredire.
È tutto parte del nostro programma di lavoro. L’importante era che tutti uscissero illesi, e dobbiamo continuare a fare minuti di allenamento e correzioni. Questi incontri saranno utili per noi,” ha dichiarato Almeyda riguardo alla partita tenutasi a Faro (Portogallo). Il tecnico ha espresso le sue riflessioni ai canali ufficiali del club, evidenziando la performance degli giovani, con un occhio di riguardo per il promettente Nico Guillén, autore dell’unico gol della squadra. “Ci sono stati molti giovani in campo e hanno reso bene. Questa è una delle modalità attraverso cui possono completare la loro formazione e capire cosa significhi giocare in prima squadra. Ognuno ha dato il massimo, è solo l’inizio. È fondamentale che le squadre inizino a mettere il loro contributo, sappiamo che c’è ancora molto da fare, ma siamo in cammino.” Almeyda, in attesa dell’arrivo degli internazionali e di ulteriori rinforzi come il cileno Suazo, si dice soddisfatto della situazione attuale: “Sottolineo l’impegno dei giocatori, l’organizzazione del club e la voglia di lavorare della nostra squadra. Stiamo duramente impegnandoci e, sebbene si percepisse un certo affaticamento, cosa normale in queste fasi, non mi preoccupa. L’importante è arrivare al meglio all’inizio della stagione.”
Infine, ha parlato del pubblico, che si è recato in gran numero in Algarve. “Non c’è nulla da dimostrare, l’ho già detto in passato, è il miglior tifo che si possa trovare in Spagna perché l’ho vissuto da giocatore. Quindi non mi sorprende, a volte mi sono trovato (emozionato)… li ascoltavo e tornavano alla mente tanti ricordi”.