L’Unione Internazionale delle Peñas dell’Atletico di Madrid, che riunisce numerose associazioni di tifosi della squadra, si è distinta per la sua determinazione e la sua lotta in merito allo scandalo delle eliminatorie della Champions League. Questo riguarda in particolare la decisione di annullare il rigore di Julián Álvarez, accusato di un presunto doppio tocco, che ha avuto un ruolo decisivo nell’eliminazione della squadra.
Recentemente, l’Unione ha fatto un ulteriore passo verso il conseguimento di una compensazione e di giustizia per quanto accaduto. “Qualche giorno fa abbiamo inviato una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla UEFA, indirizzata al presidente Aleksander Čeferin,” ha dichiarato l’associazione in un comunicato sui social media.
In questo documento si richiedono “i video e gli audio originali e completi del VAR, insieme al protocollo utilizzato, relativi alla partita in cui siamo stati svantaggiati”. L’Unione Internazionale ha sottolineato che, al momento, la UEFA “non ha fornito risposta”. “Il nostro team legale intende presentare una denuncia presso le autorità competenti per tutelare la trasparenza e i diritti dei tifosi rojiblancos,” ha aggiunto l’organizzazione che rappresenta le peñas. È importante ricordare che qualche mese fa, l’Unione aveva commissionato un’analisi del video fornito dalla UEFA, in cui il corpo calcistico europeo sosteneva di aver dimostrato l’esistenza del doppio tocco sul rigore di Julián Álvarez. Da quel momento, l’associazione, basandosi sulle conclusioni dell’analisi, ha affermato che il video era “montato”. Inoltre, l’Unione ha sempre sostenuto che “l’annullamento del rigore fosse ingiustificabile e che non esistessero prove tangibili di un doppio tocco sul pallone.”
Hanno richiesto pertanto “chiarimenti pubblici riguardo al montaggio del video, chiedendo di fornire il materiale originale del VAR e di spiegare le ragioni della modifica”. Questa richiesta è stata formalizzata ora attraverso una lettera raccomandata. Inoltre, in un momento precedente, è stato inviato un burofax all’Atlético de Madrid affinché “richiedesse ufficialmente alla UEFA il video originale del rigore”. Tutto ciò avviene sotto la minaccia di ricorrere alla giustizia ordinaria per ottenere chiarezza sulla questione.