Roberto Fernández torna all’Espanyol senza timori: “La pressione è solo per i pneumatici”

Roberto Fernández ha avuto la sua seconda presentazione ufficiale come calciatore del RCD Espanyol, a soli sette mesi di distanza dalla prima. Originario di Puente Genil e in prestito dallo Braga a gennaio, torna ora a titolo definitivo dopo che il club catalano ha sborsato 6,2 milioni di euro per acquisire il 50% dei suoi diritti.

Nonostante l’entusiasmo suscitato dal suo arrivo, il quale è il più costoso tra i nove acquisti dell’Espanyol in questa sessione estiva, Roberto ha dichiarato che “la pressione è per le gomme” e ha aperto alla possibilità di formare una coppia d’attacco con Kike García, affermando che “è la cosa migliore che possa capitare a un ragazzo della mia età” (22anni).

Riflettendo sul suo rientro all’Espanyol, ha detto: “Innanzitutto voglio ringraziare. Si è dove si desidera essere e io l’ho capito fin da subito, quando ho sentito il sostegno del pubblico e ho percepito che qui posso fare la differenza”.

Parlando della sua ultima partita contro la UD Las Palmas ha commentato: “Bastava guardare la mia espressione verso il pubblico. Quando c’è la volontà da parte del giocatore, degli agenti e delle società, tutto diventa più semplice”.

Riguardo a eventuali incertezze sul suo ritorno, ha spiegato: “I miei agenti non mi aggiornano continuamente sul processo. Mi fido di loro e sapevo che avrebbero fatto il possibile per portarmi qui. Volevo solo avere una risposta chiara”.

In merito alla possibilità di giocare con Kike García, ha dichiarato: “È davvero positivo per un ragazzo della mia età; lui può portare esperienza. Ha l’intenzione di aiutarci entrambi a rendere al meglio”.

Concludendo, ha condiviso le sue aspettative per la stagione: “Sono molto entusiasta; stanno arrivando buoni rinforzi. Conosciamo tutti Manolo e il suo staff… Stiamo formando un gruppo unito, e quando c’è coesione nel team, ci sono più possibilità di ottenere grandi risultati quest’anno”.

Infine, ha accennato al miglior consiglio ricevuto da Manolo durante la preparazione.

Mi dice sempre di rimanere il bambino che ha sempre visto a Málaga. Mi ricorda di non perdere mai la motivazione, di mantenere viva la passione in ogni incontro. Questo è uno degli elementi che mi ha portato fin qui.

Cosa offre l’Espanyol?
“Nessuno lo comprende fino a quando non si è qui. Arrivando, ci si rende conto della grande community che si ha a disposizione, ed è una delle caratteristiche distintive dell’Espanyol. A livello interno, mi sono sentito molto vicino al club”.

La curiosità per il suo ingaggio rappresenta una pressione in più?
“Le pressioni appartengono ai pneumatici. È fondamentale mantenere la calma totale”.

È possibile coesistere con Kike García?
“Perché no? Possiamo facilmente integraci. Chiaramente abbiamo la possibilità di giocare insieme”.

Ha un obiettivo di gol da raggiungere?
“Non mi fisso mai un numero. Affronto ogni partita singolarmente e, se riesco a segnare di più, tanto meglio”.

Combinare egoismo e umiltà nel gioco
“Prendere le migliori decisioni al momento giusto. Un attaccante ha l’obiettivo di guardare la porta e deve fare la scelta giusta nel momento opportuno”.

Qual è il momento che più ricorda?
“Nel primo incontro, mentre mi scaldo, l’intero stadio applaude senza nemmeno avermi visto all’opera. Ho pensato ‘wow’. Quello è stato il loro modo di esprimere tutto”.

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