Dopo una stagione da dimenticare in cui il Sevilla ha rischiato la retrocessione, terminando soltanto un punto sopra la zona bassa, la tifoseria del Sánchez Pizjuán ha un unico desiderio per quest’anno: raggiungere la serenità e non doversi preoccupare per la salvezza.
Negli ultimi anni, la squadra ha corso diversi rischi, allontanandosi sempre più dalle ambizioni europee che l’avevano portata a dominare la Europa League. Tempi diversi…
Per affrontare questa nuova sfida, il club andaluso ha scelto di affidarsi all’allenatore argentino Matías Almeyda, ex calciatore della squadra in 30 partite nella stagione 1996-97.
Almeyda avrà il compito di rimettere in sesto il team, in un contesto già difficile tra crisi sportive ed economiche che hanno contraddistinto le ultime annate, con il rischio di cadere in Seconda Divisione sempre presente.
La priorità per il settimo allenatore degli ultimi quattro anni, inclusa l’attuale stagione, è quella di evitare le ultime posizioni, soprattutto dopo il diciassettesimo posto della scorsa stagione e le mediocri posizioni occupate nei due anni precedenti. Con l’addio di giocatori chiave come il leggendario capitano Jesús Navas e alcune promesse del vivaio, vendute in un periodo di forte bisogno economico, il Sevilla ora mira a ristabilire l’armonia interna e a gettare le basi per un possibile ritorno tra le grandi, lasciando finalmente alle spalle le difficoltà sportive e organizzative. La stabilità è fondamentale.
Dodi Lukebakio è un attaccante belga che ha dimostrato di essere fondamentale per la squadra nella passata stagione e ora punta a essere il leader dell’undici di Almeyda. Con il numero ‘10’ sulle spalle, desidera avere una stagione fruttuosa per arrivare al meglio al Mondiale.
Matías Almeyda, l’allenatore argentino, è stato scelto dal direttore di calcio Antonio Cordón in seguito al rifiuto di Imanol Alguacil. La sua missione consiste nel ristrutturare un Sevilla che ha rischiato di retrocedere.