Pablo Marín è stato uno dei protagonisti nella zona mista del Carlos Tartiere dopo la sconfitta della Real Sociedad contro l’Oviedo. Il giocatore di La Rioja ha fatto il suo esordio come titolare nel ruolo di doppio pivot, una posizione a lui poco familiare, dato che con Imanol aveva sempre giocato in un centrocampo a tre.
Il giovane calciatore non ha vissuto i suoi momenti migliori e ha avvertito di essere stato messo in difficoltà in alcune fasi della partita, trovando complicato adattarsi a un sistema di gioco diverso dal solito. Tuttavia, ha voluto sottolineare l’ottima prestazione della squadra nel primo tempo, in cui, secondo la sua opinione, i txuri urdin sono stati superiori agli avversari, creando diverse occasioni che avrebbero potuto cambiare le sorti dell’incontro.
Marín ha espresso rammarico per la mancanza di precisione in quel periodo iniziale, ricordando il momento chiave che ha segnato la partita: il gol dell’Oviedo in una ripartenza. “Nel primo tempo siamo stati migliori degli avversari e abbiamo avuto opportunità che non siamo riusciti a sfruttare. In una transizione, loro hanno trovato il gol. Da quel momento in poi, ci è toccato faticare, è stato difficile,” ha dichiarato. Nonostante tutto, Marín ha cercato di enfatizzare gli aspetti positivi vissuti finora dall’inizio della stagione. A livello personale, ha affermato di sentirsi in buone condizioni fisiche e sicuro di sé, pur insistendo sul fatto che l’importanza principale risieda nel rendimento complessivo del gruppo. “Ciò che conta è la squadra. In molte fasi delle partite siamo stati superiori agli avversari, e i risultati arriveranno,” ha sottolineato. Inoltre, ha voluto rivolgere il suo sguardo al futuro con ottimismo. Il centrocampista ha riconosciuto che ora ci sarà una pausa per le nazionali, un momento utile per “staccare, ricaricare le energie e tornare con la massima motivazione possibile.”
