L’epoca delle distrazioni è finita e arriva il momento fondamentale. Il periodo di trasferimenti ora è alle spalle, portando con sé anche tutte le possibili giustificazioni. La Real Sociedad deve concentrarsi su ciò che conta realmente: il calcio. Niente più situazioni limite, né giocatori distratti, né incertezze.
La rosa è definitiva e, inoltre, è stata rinforzata in modo mirato e qualitativo. Anche l’allenatore non è più confuso da andirivieni. Questa problematica è stata superata. L’arrivo di atleti come Carlos Soler e Gonçalo Guedes innalza il livello di competizione in un gruppo già solido.
Chi resta è pronto a contribuire; chi se n’è andato è ora parte del passato. Questa lucidità mentale è stata spesso assente nelle prime fasi della stagione, caratterizzate dall’incertezza del mercato. Da ora in poi, l’attenzione deve rivolversi verso il campo, al lavoro quotidiano e alla prossima grande sfida. E questa sfida è di grande rilievo: il Real Madrid è atteso per sabato. Un banco di prova significativo che misurerà le capacità della squadra nelle grandi occasioni. La Real si presenta con il roster al completo, sicura di aver mantenuto i suoi giocatori chiave, a eccezione di Zubimendi, e con rinforzi di alta qualità. Non ci sono scuse valide: è il momento di fare un passo avanti, di affrontare a viso aperto i colossi e di dimostrare che questo progetto mira a continuare a evolversi. Il rumore è cessato, ora inizia il bello.