Nasri esprime la sua opinione su Mbappé: “Ci sono stelle che brillano più di lui e che hanno fatto la storia!”

Questa settimana, la madre di Kylian Mbappé ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese ‘L’Équipe’, svelando che il talentuoso giocatore del Real Madrid non possiede la patente di guida, nonostante abbia già 26 anni. Questo aspetto, piuttosto inusuale al giorno d’oggi, ha suscitato la reazione dell’ex calciatore Samir Nasri, intervenuto in tv.

“A 22 anni si impara a usare la carta di credito e a prendere la patente, che tu sia una stella o meno. Entrambi siamo diventati professionisti a 17 anni. Io, a quell’età, giocavo già a Marsiglia e questo non mi ha impedito di uscire, passeggiare per strada e incontrare persone.

Certo, ci sono fan che ti chiedono foto, ma bisogna affrontare la vita! E domani, cosa farà? Deve sempre passare attraverso qualcun altro per ogni cosa? Deve conquistare la sua indipendenza!”, ha commentato durante il programma ‘Late Football Club’ su Canal+, dove attualmente lavora come commentatore. Ha continuato dicendo: “Per maturare come persona, è fondamentale commettere errori per imparare. Non avere la patente a quest’età, per me, è insolito. La patente rappresenta un’autonomia, la possibilità di fare ciò che si desidera quando si vuole, senza rendere conto a nessuno. Questo implica che oggi non ha una vita privata, neanche con la sua famiglia. Quando ha bisogno di spostarsi, deve assumere un autista… A quest’età, dovrebbe sperimentare. Zidane, alla sua età, faceva già varie cose. È positivo ricevere aiuto in alcune situazioni, è importante avere supporto e non rimanere soli, anche solo per gestire il proprio patrimonio e le finanze. Ma in molti aspetti della vita, è necessario essere autonomi. Guidare e uscire sono esperienze fondamentali che deve vivere”, ha ribadito.

“Esistono personaggi ancor più celebri di lui che hanno fatto il loro percorso e che sono stati parte del panorama pubblico. Può camminare liberamente, non creerà caos. Ci saranno persone pronte a fermarlo per scattare qualche foto. Questo è il prezzo da pagare per la notorietà. Ricordo quando avevo 18 anni, andavo a comprare il pane. Mio padre guidava, io scendevo dall’auto, entravo nella panetteria e acquistavo il pane a Marsiglia, una città in cui il calcio è tutto. Dovrebbe farlo, restare in contatto con la realtà.”

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