Uriarte chiarisce dettagliatamente l’intero caso Laporte con chiarezza e precisione

Il caso di Aymeric Laporte ha dominato le attenzioni nelle ultime fasi del mercato e nella prima metà di settembre, a causa di incertezze riguardo al suo trasferimento all’Athletic Club. Jon Uriarte, durante una conferenza stampa con Mikel González, ha impiegato circa 20 minuti per approfondire la questione e discutere gli obiettivi della squadra bilbainese per la stagione.

L’intervento è stato dettagliato e trasparente, permettendo ai tifosi di comprendere come si è svolta la gestione della situazione. Uriarte ha ammesso che ci sono stati momenti difficili, ma alla fine la vicenda si è risolta positivamente. Il presidente ha presentato una cronologia degli eventi partendo da maggio, quando il club ha iniziato a pianificare la stagione 25-26.

“La cronologia aiuta a comprendere il processo decisionale; a posteriori sembra facile, ma all’epoca non avevamo tutte le informazioni necessarie”, ha sottolineato. Inizialmente, non avevano l’opzione di Egiluz e stavano valutando due possibilità: Laporte e Unai Núñez. Con l’assenza di Yeray, hanno ripreso in considerazione Egiluz, che ha poi firmato un nuovo contratto. A giugno, l’Athletic ha deciso di puntare su Laporte perché “non era opportuno” perseguire anche l’affare Unai Núñez, considerando che il club non poteva avere sei difensori centrali, il che avrebbe comportato un investimento eccessivo. A fine luglio, la grave infortunio di Egiluz ha spinto l’Athletic a scommettere su Lezama per fronteggiare l’emergenza, continuando nel contempo a lavorare intensamente per acquisire Laporte.

Uriarte ha sottolineato che la situazione non era stagnante e che le trattative tra le parti erano in corso. Non si è giunti a un accordo, e si è arrivati al 1° settembre, termine ultimo per le operazioni di mercato. Il presidente ha fornito un resoconto dettagliato degli eventi che si sono verificati in quelle ore frenetiche, caratterizzate da una mole significativa di documentazione e colloqui. Inizialmente, la FIFA aveva rifiutato il trasferimento, ma nei giorni seguenti, dopo le contestazioni del Athletic, ha dato il via libera, permettendo a Laporte di unirsi al club di Bilbao provenendo dall’Al-Nassr.

Uriarte ha chiarito che l’Athletic ha rispettato tutte le sue responsabilità nei tempi richiesti, inclusa la presentazione tempestiva di tutti i documenti nel TMS. Ha inoltre messo in evidenza che il club originario non ha rispettato le scadenze per la presentazione dei documenti. Secondo Uriarte, le normative FIFA sono molto rigide e le infrazioni hanno conseguenze. Tuttavia, l’Athletic ha agito con attenzione, come dimostrato nel processo.

Il presidente ha spiegato che, per non danneggiare il club di arrivo qualora solo il club di partenza non adempia ai suoi obblighi, la FIFA può autorizzare la richiesta del CTI (transfer) se, per motivi esterni al club di destinazione, tale richiesta venga fatta dopo la chiusura del periodo di iscrizione. Questa è conosciuta come eccezione di validazione. La RFEF ha richiesto il CTI del giocatore, ma inizialmente la FIFA ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per il suo rilascio. L’Athletic ha presentato ulteriori documenti per dimostrare che tutta la documentazione era stata firmata e caricata nel sistema prima della scadenza del mercato, confermando così che la procedura era avvenuta nei tempi previsti. La FIFA ha eseguito un audit per verificare la correttezza delle operazioni e ha infine approvato il trasferimento di Laporte.

La FIFA impone rigurosamente sus normas, y cualquier falta conlleva consecuencias. L’Athletic ha mostrato una grande attenzione e ha potuto dimostrarlo. Non ci sono deroghe da parte della FIFA; il fatto di avere il CTI attesta che abbiamo rispettato le regole e che tutto è stato verificato.

Il tifoso che ha offeso Simeone era già stato espulso tre anni fa per aver molestato una persona con disabilità