Franco Mastantuono, giovane talento argentino, affronterà sabato il suo primo derby contro l’Atlético di Madrid, segnando così il suo debutto nel famosissimo stadio Metropolitano proprio all’età di 18 anni, reduce dal suo primo gol e con enorme fiducia da parte del suo allenatore, Xabi Alonso, che è colpito dalla sua competitività e personalità, caratteristiche che stanno facendo brillare il Real Madrid.
Questo incontro ripercorre i ricordi di un River Plate-Boca Juniors, nel quale Mastantuono si era messo in evidenza al Monumental a soli 17 anni, segnando un fantastico gol da calcio di punizione lo scorso aprile. La parabola di quel tiro con il piede sinistro ha lasciato un segno in un match ad alta tensione.
Ora, affronta per la prima volta un derby nella capitale spagnola, diventando una delle principali rivelazioni dell’inizio di stagione del Real Madrid, insieme ad altri giovani come Dean Huijsen e Álvaro Carreras. La sua prestazione acquisisce un valore ancora maggiore considerando che proviene da una cultura calcistica diversa e non ha precedenti in Spagna, a differenza dei suoi compagni. Si è adattato rapidamente a un modo di giocare differente, mostrando un audace spirito per uno appena diventato maggiorenne, mentre insegue il suo sogno di indossare la maglia bianca.
Fin dal primo giorno a Valdebebas, il giovane è diventato un elemento imprescindibile per Xabi Alonso, il quale ha apprezzato la sua determinazione e carisma. Mettendosi a confronto con giocatori esperti, come Dani Carvajal, che hanno sollevato sei Champions League, e molti dei più forti attaccanti al mondo, capitanati da Kylian Mbappé, non ha mostrato segni di timore. La sua fama, costruita a River e nei suoi primi passi con la nazionale, ha continuato a crescere. “Franco ha enormi potenzialità”, ha dichiarato Xabi Alonso poche ore prima del suo primo grande match con il Real Madrid. Anche se ha già debuttato in Champions, nulla si avvicina all’emozione di un derby madrileno al Metropolitano. “Per la sua età e considerando che è arrivato solo un mese fa in un paese nuovo, l’adattamento è stato eccezionale”.
Il tecnico del Real Madrid ha espresso la sua ammirazione per l’atteggiamento competitivo di Mastantuono, sottolineando quanta energia porti alla squadra. Sebbene sia necessario affinare alcuni aspetti del suo gioco, l’intensità che mostra è fondamentale per il gruppo, e il club continuerà a goderne per un lungo periodo. Mastantuono ha sempre avuto il supporto di Xabi, che gli ha dato la libertà di imparare dai suoi errori. Dopo aver sprecato diverse occasioni nelle sue prime cinque partite, ha finalmente raccattato i frutti della sua perseveranza contro il Levante, realizzando un gol di grande bellezza. La sua rapida transizione, la voglia di attaccare lo spazio, il dribbling secco a sinistra e il potente tiro che ha centrato l’incrocio dei pali, hanno dimostrato il suo talento. In un giorno significativo come il 23 settembre, ha segnato anche in onore di Alfredo Di Stéfano, un simbolo per il club. Da quando ha compiuto 18 anni, tutto è accaduto in un batter d’occhio: dalla presentazione come regalo di compleanno, ai quattro allenamenti, fino al debutto al Santiago Bernabéu contro l’Osasuna. Ha conquistato il posto da titolare nella seconda giornata, mantenendolo, tranne in occasione di una rotazione di Xabi Alonso dopo un lungo viaggio di ritorno dall’Argentina. Ora coadiuva Vinicius e Mbappé nel tridente d’attacco, e si prepara a vivere il suo primo derby, diventando il quarto calciatore più giovane (18 anni e 35 giorni) a segnare in Liga per il Real Madrid. È inoltre il più giovane ad aver indossato la maglia bianca come titolare in Champions League. Nel Metropolitano avrà l’opportunità di battere nuovi record, riprendendo l’eredità argentina di Ángel Di María, undici anni dopo.