Quando le cose sembravano andare male, era difficile avere fede in Simeone quando affermava “questo è il percorso giusto”. Eppure, aveva ragione. “Pazienza e lavoro”, ripeteva il Cholo nei momenti più difficili. I dubbi non mancavano. Le indicazioni che emergevano durante i match, anche quando i risultati non sorridevano, dava al mister argentino la certezza di avere un grande gruppo tra le mani.
Ora, ignorarlo sarebbe una follia. Lungo questo cammino tracciato dal Cholo, si sono corretti gli errori, si sono chiuse le falle e si sono esaltate le qualità. Il risultato è una squadra in grado di esprimere un calcio brillante e divertente, a patto di mantenere la giusta sintonia emotiva e di intensità, come dimostrato contro il Real Madrid e, il 30 settembre scorso, contro l’Eintracht.
Diego Pablo Simeone ha rivitalizzato l’Atlético di Madrid, apportando quattro cambiamenti nell’undici titolare, per gestire il notevole sforzo degli ultimi quindici giorni, in particolare dopo il derby contro i Blancos. E la squadra ha avvertito il cambiamento. L’euforia della settimana dei derby è ancora palpabile in un team vivace, rapido e spettacolare, del tutto diverso rispetto a quello visto all’inizio della stagione. L’Atlético è sceso in campo talmente concentrato che sembrava proseguire direttamente il derby di pochi giorni fa. Incredibilmente intenso, dinamico, con un gioco sulle fasce molto aggressivo. Dopo solo cinque minuti, la formazione di Simeone ha ottenuto il primo premio, prima ancora che il match potesse essere bilanciato, se non per la buona impressione lasciata dai rojiblancos.
Un centro de Ruggeri, que muchas veces parece caer en el área sin un destino claro, fue recogido por un jugador que siempre tiene más fe que los demás. Giuliano Simeone se hizo con un balón que estaba perdido, como en ocasiones anteriores, para cruzarlo hacia el área, donde Raspadori apareció para anotar sin oposición. El equipo del Atlético no disminuía su intensidad y continuaba creando oportunidades durante una primera media hora en la que dominaba claramente a un adversario que se veía superado por la situación. Una chilena ejecutada por Giuliano, un disparo de Griezmann que se le escapó justo cuando parecía que iba a celebrar su gol número 200 con el Atlético, y un potente remate de Julián Álvarez que Santos, en lugar de bloquear con los brazos, dejó pasar después de recibir un golpe en el pecho… El juego del Atlético era dinámico y emocionante, se disfrutaba cada momento. Realizaban triangulaciones, se movían con fluidez. Raspadori tomaba el balón en la banda izquierda y lo entregaba a Giuliano con gran precisión, mientras Griezmann percibía jugadas que los demás no lograban detectar… Así continuaron hasta el minuto 33, cuando Julián ejecutó un córner que Antoine tocó en el primer palo; el balón quedó suelto y Le Normand, con un toque sutil, lo envió al fondo de la red, pasando por debajo de las piernas de un defensor que intentaba, sin éxito, evitar el segundo gol. El desempeño del internacional español fue notable, probablemente el mejor desde su llegada al Atlético.
L’Atletico Madrid guidato da Simeone si recava negli spogliatoi all’intervallo con una partita quasi in tasca, poiché l’Eintracht, che in precedenza aveva mostrato doti offensive superiori rispetto a quelle difensive contro il Borussia Mönchengladbach (realizzando sei gol in una frazione e subendone quattro nell’altra), rivelava evidenti vulnerabilità in difesa. Julián Álvarez avanzava, superando il proprio marcatore e mandando la palla all’indietro, dove Griezmann si presentava per siglare il terzo gol, segnando anche la sua duecentesima rete con la maglia dell’Atletico, un traguardo senza precedenti nella storia del club, evidenziando così l’importanza del francese.
Nella ripresa, però, si è assistito a un cambiamento di scenario che ha sollevato qualche preoccupazione. L’Atletico ha iniziato a arretrare, complice anche una maggior spinta da parte dei tedeschi. La fase di possesso palla per i colchoneros è diventata più complicata, aggravata dalle imprecisioni di Conor Gallagher, il quale non si adatta bene al ruolo di mediano, ma viene spesso posizionato lì. Il giocatore inglese, infatti, è più efficace quando si trova vicino all’area avversaria piuttosto che nella propria metà campo. Solo al 48′ l’Eintracht ha messo a segno il suo primo tiro in porta con un tentativo piuttosto debole, che evidenziava come fosse evoluta la partita fino a quel momento.
L’Atletico continuava a cercare di mantenere il possesso, tentando di costruire il gioco dal basso, ma questo non rifletteva lo stile caratteristico della squadra. I colchoneros sono abituati a giocare con velocità e a combinare in maniera efficace, preferendo un gioco diretto. Dopo che l’Eintracht ha accorciato le distanze con un passaggio preciso a Knauff, che ha liberato Burkhardt per una rete, Simeone ha iniziato a riorganizzare la squadra. Ha deciso di inserire Koke per ritrovare il possesso e facilitare l’uscita della palla.
Un Atlético más incisivo comenzaba a crear oportunidades constantemente. Griezmann encontró el gol tras una exquisita jugada colectiva del equipo, gracias a un toque sutil de Giuliano que lo dejó en una buena posición frente a Santos. Sin embargo, su primer intento fue frustrado al impactar el balón en su brazo, lo que llevó al árbitro a invalidar la acción. Giuliano no se dio por vencido y siguió en la carga con un potente disparo desde una posición complicada, pero el portero alemán logró desviar a córner. Esa decisión le costó caro, ya que en el siguiente lanzamiento de esquina, el propio argentino conectó con un cabezazo para llevar el marcador a cuatro. La velada aún guardaba un momento más de felicidad: tras una mano dentro del área rival, Julián Álvarez convirtió el penalti. Los rojiblancos estaban en una racha donde todo les salía, incluso cuando Álvarez optó por un toque ‘Panenka’ que, aunque no fue perfecto, terminó en gol gracias a que Santos logró rozarlo, pero no lo detuvo.