Calero e la sua richiesta a Etta Eyong

Il tecnico del Levante, Julián Calero, ha dichiarato lunedì di aver esortato Karl Etta Eyong a “non infortunarsi” prima della sua partenza per unirsi alla nazionale maggiore del Camerun, che affronterà le squadre di Mauritius e Angola. “La cosa più importante è che non si ferisca, glielo ripeto.

Ho augurato il meglio a lui e agli altri giocatori convocati, enfatizzando l’importanza di prendersi cura del proprio corpo. Quando si parte per la nazionale, ci si allontana dal club e questa è una situazione comprensibile. I tre giocatori che partono per l’estero affrontano un grande cambiamento e i ritorni spesso sono complicati”, ha commentato riguardo al suo attaccante.

Insieme a Marcelino García Toral, Eder Sarabia e Pablo Hernández, Calero ha partecipato alla settima edizione dell’inaugurazione del corso per allenatori organizzato dal Comitato Allenatori della Federazione di Calcio della Comunità Valenciana, dove hanno discusso del ruolo dell’allenatore e del loro percorso nel calcio. Calero ha sottolineato che la squadra si trova in una condizione migliore rispetto alle sue aspettative. “Siamo arrivati a questo punto del campionato meglio di quanto pensassi. La squadra sta migliorando la sua intesa, con molti dei giocatori che erano infortunati ora disponibili, e una vittoria contribuirebbe a migliorare l’umore e a farci ambientare nella categoria”, ha aggiunto.

In merito a Carlos Álvarez, ha affermato: “Desidero sempre avere al mio fianco i buoni giocatori. Se ci sono trattative in corso e Pepe (Danvila) ne parla, significa che qualcosa si sta muovendo. Abbiamo alcuni elementi che sono cruciali per il nostro progetto e vogliamo che restino per tanti anni, avendo sempre presente però la natura competitiva del mercato”. Infine, ha condiviso che Carlos Álvarez si sente bene, è contento e soddisfatto, ma ha anche ammesso che nessuno può prevedere il futuro.

Alla fine, si tratta pur sempre di un giovane calciatore, al centro dell’attenzione di molte squadre, ma lui nutre un forte attaccamento per la sua maglia e si sente bene. Questo, per me, è ciò che conta di più”, ha aggiunto. L’allenatore del Levante ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, all’evento dedicato agli allenatori presso la sede della FFCV, e ha sottolineato che è “bello ripetere l’esperienza e tornare”. “Siamo in tre, come lo scorso anno: io, Eder e Marcelino. Essere presenti ogni anno è fantastico perché significa che continuiamo a essere parte del calcio e che rimaniamo nell’élite”, ha concluso.

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