La posizione dell’Elche riguardo a Rafa Mir dopo l’apertura di un’inchiesta per reato di violenza sessuale

L’Elche ha deciso di non adottare misure disciplinari contro il suo calciatore Rafa Mir, nonostante il suo coinvolgimento in un procedimento legale per un reato di aggressione sessuale con violenza. Il club si affida alla presunzione di innocenza. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali dell’ente a EFE, la società ilicitana sostiene fermamente il principio di presunzione di innocenza per il calciatore, giunto in prestito dal Sevilla e autore di tre gol in otto partite.

L’Elche ha anche sottolineato di essere stato a conoscenza della situazione del giocatore murciano prima della sua acquisizione e sostiene completamente il suo allenatore, Eder Sarabia, il quale ha espresso il suo supporto a Rafa Mir dopo la recente partita a Vitoria.

In quell’occasione, il giocatore aveva subito insulti da parte dei tifosi del Deportivo Alavés. “In una società come quella basca, ci sentiamo legati a certe cause e trovo che sia ingiusto ignorare la presunzione di innocenza”, ha dichiarato Sarabia, riferendosi agli insulti “Rafa Mir, violador” ricevuti dal suo tesserato al momento della sostituzione con André Silva a Mendizorroza. Una cauzione di 12.500 euro è stata richiesta per Rafa Mir, il quale, attualmente in prestito all’Elche, è stato incriminato per un reato di aggressione sessuale e violenza, come confermato mercoledì da fonti del Tribunale Superiore di Giustizia della Comunitat Valenciana.

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