Il Metropolitano si allineò alle recenti manifestazioni dei calciatori professionisti contro LaLiga. I giocatori dell’Atlético di Madrid e dell’Osasuna hanno portato a termine la loro minaccia di astensione, fermandosi per 15 secondi all’inizio della partita, che si è svolta nello stadio di San Blas.
L’Associazione Calciatori Spagnoli (AFE) aveva precedentemente reso noto che questa protesta simbolica sarebbe stata attuata in tutte le partite della giornata, con eccezione di quelle di Villarreal e Barcellona, i cui club sono stati coinvolti nella proposta di disputare un incontro negli Stati Uniti.
L’iniziativa mirava a contestare la carenza di trasparenza e comunicazione nelle decisioni dell’ente regolatore del calcio spagnolo. Questo gesto è stato ripetuto in quasi tutti gli stadi di Prima Divisione, sottolineando l’importanza di avere maggiore chiarezza e coerenza nella programmazione delle partite di LaLiga, in particolare riguardo alla possibilità di giocare all’estero. La trasmissione televisiva della partita ha deciso di non mostrare le immagini della protesta, come era già avvenuto in occasioni precedenti, scatenando le critiche verso il presidente Javier Tebas per il tentativo di minimizzare il messaggio dei giocatori. L’AFE si propone di tutelare i diritti degli atleti e chiede di essere ascoltata su tematiche che riguardano la competizione e il calendario. Il pubblico del Metropolitano ha partecipato attivamente alla protesta, esprimendo disapprovazione verso Tebas e l’organizzazione di LaLiga con applausi e fischi, evidenziando come la decisione di spostare la partita influisca sulla competitività, visto che il FC Barcelona giocherà in trasferta senza affrontare le solite pressioni ambientali in uno stadio difficile come La Cerámica. Durante il sit-in, i tifosi hanno intonato “¡Tebas, vete ya!”.