Il CTA chiarisce la controversia riguardo a Vivian: “Non si può vedere come un onere legale”

Il confronto tra Vivian e André Silva allo stadio Martínez Valero ha generato polemiche. Durante il primo tempo, si è verificato un contatto tra i due giocatori: il pallone ha colpito la mano del difensore dell’Athletic, creando confusione riguardo a una possibile espulsione.

L’arbitro José Luis Guzmán non ha notato nulla dal campo, ma è stato richiamato dal VAR. Dopo aver visionato l’azione, è emersa una presunta infrazione da parte dell’attaccante del Elche, suscitando l’ira della squadra franjiverde, in particolare di Eder Sarabia.

Questa situazione è stata scelta dal Comitato Tecnico degli Arbitri per essere discussa nel programma ‘Tempo di revisione’. Si spiega che l’arbitro ha rilevato una violazione da parte dell’attaccante, che ha impedito al difensore di agire liberamente per cercare di colpire il pallone a causa del contatto avvenuto. Inoltre, viene evidenziato che non si può considerare una carica regolare, poiché il pallone non era in gioco per l’attaccante; di conseguenza, il contatto viene visto come un’azione imprudente che limita le possibilità del difensore. Successivamente, la palla ha toccato il braccio di Vivian, configurandosi come una mano punibile. Pertanto, il VAR ha avvisato Guzmán riguardo a una potenziale infrazione di DOGSO, suggerendo di esaminare nuovamente l’azione. Tuttavia, dopo aver visionato il replay, l’arbitro ha confermato la sua decisione di non fischiare per il tocco di mano di Vivian, ritenendo che l’azione di André Silva avesse condizionato il comportamento dell’altro giocatore.

“È una situazione di interpretazione in cui l’arbitro considera che il contatto da parte dell’attaccante influisce direttamente sulla capacità del difensore di giocare la palla”, conclude il chiarimento.

Sergio Francisco non rappresenta la questione