Il non-miracolo rosso e bianco

Cari amici, questo potrebbe essere uno dei miei “Flechas” che ho impiegato più tempo a redigere. Non perché il tema sia particolarmente difficile, ma perché ho cercato incessantemente una parola specifica, solo per rendermi conto che non esisteva. Pensavo che dipendesse dalla mia scarsa padronanza della lingua spagnola.

Tuttavia, né Google né ChatGPT hanno trovato una risposta. In linea generale, potremmo descrivere un miracolo come un “evento beneficio, improbabile e inspiegabile secondo le leggi naturali”. Un’immagine di Oblak contro l’Osasuna ne è un chiaro esempio. Per quanto ci si possa abituare alle sue straordinarie parate, continueremo sempre a rendere omaggio alle sue performance.

D’altra parte, siamo anche familiari con il concetto opposto: l’anti-miracolo, o miracolo negativo, un’espressione che uso per mancanza di alternative migliori. “Tragedia” non riesce a catturare ciò che desidero comunicare: il gol annullato a Baena nel weekend, il doppio tocco di Julián, il mancato secondo cartellino giallo a Ceballos in Coppa del Re, e l’intera stagione in cui abbiamo ricevuto solo un rigore… Questi e molte altre situazioni rappresentano eventi improbabili, dannosi e inspiegabili. Ciò che accade all’Atlético de Madrid supera qualsiasi logica. Il vocabolario sembra non bastare. La grande domanda da porsi è se gli anti-miracoli abbiano del carattere naturale o se siano influenze più umane. Ognuno di noi dovrebbe riflettere su questo tema. Ciò che conta è che l’Atleti ha conquistato tre punti fondamentali dopo la pausa per le nazionali e oggi affronterà il leader della Premier League. Un Arsenal che ha in direzione “il nostro” Andrea Berta, al quale invio un forte abbraccio e le mie congratulazioni per l’ottimo lavoro svolto nella sua epoca colchonera. È impossibile non pensare a quelle memorabili semifinali di Europa League del 2017-18.

Sicuramente non sarà semplice, ma ho fiducia che la vittoria rimarrà al Metropolitano. Forza Cholo, forza ragazzi, forza tifosi!

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