Monchi ha dichiarato che non può e non deve prendere posizione per la pace all’interno della famiglia Del Nido

Monchi continua a essere un argomento di discussione nel mondo del Sevilla, specialmente quando si tratta del conflitto tra i membri della famiglia Del Nido. Recentemente, l’ex direttore sportivo del club andaluso ha rilasciato delle dichiarazioni dopo la sua uscita dall’Aston Villa, affrontando temi attuali legati al suo amato club, alla sua partenza e ai contrasti con le attuali dirigenze.

In un’intervista rilasciata a Josep Pedrerol per El Chiringuito, che andrà in onda giovedì ma di cui già si conoscono alcune anticipazioni, Monchi ha dovuto affrontare domande complicate, come la possibilità di un suo ritorno al Sevilla, dato che circolano voci che lo vedrebbero tornare con uno dei potenziali acquirenti del club.

Un’altra domanda spinosa riguardava se sarebbe in grado di riconciliare José María del Nido Benavente, il fondatore, con José María del Nido Carrasco, l’attuale presidente e suo figlio, che hanno avuto una relazione tesa per anni.

“Riunire padre e figlio Del Nido? Non credo che sia possibile e non penso che debba essere fatto. Una relazione tra un genitore e un figlio dovrebbe essere naturale e basata sul legame di sangue, senza intermediari. Credo che in fondo si vogliano bene, ma non è il momento giusto”, ha dichiarato il calciatore di San Fernando. Monchi ha poi puntualizzato: “Se avessi un amico e un altro amico in conflitto, potrei tentare di mediare; ma in una situazione così delicata tra padre e figlio, ci sono dinamiche che non dovrebbero essere toccate”. Riguardo la sua amicizia con entrambi, Monchi ha sottolineato una buona relazione, pur riconoscendo che ci sono stati momenti di attrito: “Se mi viene chiesto di scegliere tra padre e figlio, sono amico di entrambi. La mia relazione con Del Nido padre è buona; credo sia meglio avere amici piuttosto che nemici. Se mi chiamasse per un caffè, accetterei volentieri, così come con José (il figlio)”.

Per lungo tempo ho fatto riferimento a lui come a un fratello, e davvero, quando lasciai il Sevilla per l’ultima volta, capimmo che era meglio per entrambi mantenere le distanze per un po’. Recentemente, però, l’ho contattato per chiedergli dei biglietti per una partita da dare a un mio amico e lui è stato gentile da concedermeli”, ha dichiarato Monchi. Inoltre, il presidente attuale del San Fernando 1940 ha menzionato la sua ultima esperienza con il Sevilla, in cui si trovò in conflitto con Del Nido Carrasco e Castro, prima di trasferirsi all’Aston Villa. “Mi resi conto che avevano una visione diversa. Una visione in cui per Monchi non c’era spazio. Se fosse migliore o peggiore, solo il tempo potrà dirlo”, ha aggiunto.

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