L’Atlético de Madrid ha subito, martedì 21 ottobre, una delle sconfitte più pesanti degli ultimi tempi. Il 4-0 incassato ha lasciato il segno nello spogliatoio dei colchoneros. La questione fondamentale è che si è trattato di una caduta particolarmente dura, distante da quanto si era visto in campo.
Infatti, l’Atlético ha lottato e ha fatto bene fino a quando il primo gol di Magalhaes ha iniziato a segnare il crollo delle loro speranze. Da quel momento in poi, gli ultimi quindici minuti sono stati da dimenticare. Tuttavia, la causa sottostante di questa situazione, secondo chi ha esperienza nella competizione di alto livello, è ancor più allarmante rispetto al semplice punteggio finale.
A questo livello, l’Atlético non riesce a tenere il passo. Julien Escudé, ex giocatore del Sevilla e della nazionale francese, ha sottolineato che non si tratta di una questione di mentalità, dato che l’Atlético ha mantenuto il ritmo sino a oltre la metà del secondo tempo. “Fino al 1-0, l’Atlético ha giocato bene, in conformità con le proprie capacità, ma l’Arsenal commette meno errori e dispone di maggiore qualità. Chi si aspetta il contrario è in errore”, ha affermato l’ex calciatore francese su Radio Marca. In tale contesto, giornalisti come Fran Guillén di DAZN hanno evidenziato la netta superiorità dell’équipe inglese e l’importanza dei dettagli in queste competizioni. “Non si tratta di mancanza di fiducia. L’Atlético, data la propria qualità, ha affrontato la partita in modo congruo e ha retto bene fino al gol. Il problema è più di natura tecnica che psicologica”, ha dichiarato. Alla fine, la qualità sia individuale che di squadra dell’Arsenal, in particolare con giocatori come Declan Rice, ha fatto la differenza, portando alla luce le lacune dell’Atlético, che dovrà lavorare per migliorare.
L’Arsenal, essendo una squadra più equilibrata, ha sfruttato le occasioni decisive per conquistare una vittoria netta, in particolare quando i giocatori con la maglia rossonera hanno mostrato segni di cedimento negli ultimi minuti.