Laporte scrive una nuova pagina nella storia dell’Athletic

Il match di ieri ha avuto un significato particolare per Aymeric Laporte. Oltre al gol subito nei primi trenta secondi, frutto di una sua indecisione e di quella di Paredes, il difensore ha raggiunto un traguardo importante: è diventato il giocatore con il maggior numero di presenze in Champions League nella storia dell’Athletic Club, indossando la maglia rossonera.

Gli incontri con il Manchester City non sono inclusi in questa statistica. Con il Qarabag, Laporte ha disputato il suo nono incontro ufficiale in Champions con i colori dell’Athletic, superando così sportivi come De Marcos, Susaeta e altri, tutti fermi a otto presenze nella massima competizione europea per club.

Il suo esordio in questo torneo risale a 20 anni fa, in Italia, nella stagione 2014-15, quando scese in campo in due match contro il Napoli, due contro il Porto, uno contro il Bate Borisov e un altro a San Mamés contro lo Shakthar. A 31 anni e dopo l’esperienza con il City, è tornato a indossare la maglia bilbaína all’inizio di questo mese, subentrando durante l’intervallo contro il Borussia Dortmund. Prima di ieri, il suo bilancio con l’Athletic era di quattro sconfitte, due vittorie e due pareggi; ora, grazie al nuovo successo, incrementa il numero delle vittorie. Con il Manchester City, dove ha conquistato il titolo nella stagione 2022-23, ha partecipato ad altri 33 incontri di Champions. Sebbene i riflettori siano puntati su Guruzeta e Robert Navarro per i loro gol, anche Laporte, insieme a Paredes e Yuri, ha offerto una prestazione di alto livello.

La sua professionalità e competenza hanno consentito al gruppo di rimanere a lungo in attacco, aumentando così il livello di pericolosità ad ogni occasione.

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