Discutere dei meriti in una competizione dove il criterio principale è semplice – chi segna più gol vince – può risultare complesso. Tuttavia, non si può ignorare che talvolta i risultati non rispecchiano le sensazioni emerse durante un incontro. In ogni caso, il calcio ha una sua logica e il Celta di Claudio Giráldez ha finalmente ottenuto il suo primo successo in questo campionato di LaLiga in una partita in cui il suo avversario, l’Osasuna, ha dimostrato di meritare di più per conquistare i tre punti.
Gli stessi Osasuna che, fino a domenica scorsa, avevano perso una sola volta in casa nel 2025, cadendo 1-2 contro il Getafe a marzo. Ad affrontare questa sfida, un Celta che ha saputo sfruttare al meglio le occasioni avute nella metà campo di Sergio Herrera, chiudendo la gara sul 2-3.
Detto ciò, è importante riconoscere la resilienza dimostrata dal Celta nel corso del match all’El Sadar. La squadra è riuscita a rialzarsi dopo aver subito il sorpasso, avendo aperto le marcature per prima. Questo non è un’impresa da poco dal punto di vista mentale, soprattutto considerando la fatica che il team ha affrontato per conquistare la sua prima vittoria di questo campionato.
Nei primi minuti, Radu ha dimostrato la propria abilità parando una chiara occasione da gol di Víctor Muñoz. Poi, al 26’, Ferran Jutglà ha realizzato un bel gol, con una vaselina, su un veloce contropiede orchestrato da Borja Iglesias, portando il Celta in vantaggio. Tuttavia, la gioia per i celesti è stata di breve durata, poiché Budimir ha pareggiato al 37’ con un rigore e, nel recupero del primo tempo, ha segnato un bellissimo colpo di testa su un corner battuto da Rubén García, portando l’Osasuna sul 2-1.
Nel ritorno al campo verde, il predominio è rimasto nelle mani dei rojillos, nonostante fossero in vantaggio nel punteggio. Tuttavia, un’improvvisa folata di Ferran Jutglà, che ha recuperato un pallone vagante in area, ha riportato il punteggio in parità al 69′. È stata una dura batosta per l’Osasuna, che stava dominando il gioco, ma la situazione è diventata ancora più complicata quando Budimir, l’eroe della squadra, ha fallito un rigore ‘alla Panenka’ al 79′.
L’episodio è sembrato un segnale del destino calcistico, che ha poi riservato un altro contropiede per la squadra celeste, finalizzato con astuzia da Pablo Durán, il quale ha scavalcato Sergio Herrera con un delicato pallonetto, siglando il definitivo 2-3 all’87’. Non c’è stato tempo per altro, se non per il caos finale, quando l’arbitro Alejandro Hernández ha fischiato la conclusione della partita proprio mentre l’Osasuna stava per battere un corner, ignorando il tempo perso durante i minuti di recupero. In ogni caso, il Celta ha portato a casa i tre punti, fondamentali per le loro esigenze.

