Imanol Alguacil ha sempre messo al primo posto la massima serietà nell’affrontare la Coppa, una filosofia che ha caratterizzato il suo periodo di successi alla guida della Real Sociedad. Questo approccio ha permesso di prevenire clamorose sconfitte, che in passato erano frequenti, portando la squadra a raggiungere le semifinali tre volte e a conquistare un trofeo dopo ben 34 anni.
Ora si attende di vedere come il nuovo allenatore Sergio gestirà la competizione ad eliminazione diretta, che inizia martedì a Negreira contro un avversario di categoria regionale per i txuri urdin. Rimane da scoprire se intenderà fare un ampio turnover in vista della Liga, se deciderà di schierare sempre un titolare, se inviterà giocatori dalla squadra B, se sperimenterà nuove strategie o se scenderà in campo con una formazione competitiva.
Attualmente, questa resta una questione aperta. “Attribuisco grande importanza a questa competizione”, ha dichiarato venerdì dopo la partita contro il Sevilla, aggiungendo che “la Coppa deve rappresentare quella seconda competizione che ci entusiasma. Non vedo l’ora di iniziare e spero ci aiuti a raccogliere vittorie”. La situazione del club è complicata, e spesso si sostiene che quando le cose non procedono come sperato, l’inserimento di un altro torneo in settimana diventi più un impiccio che un’opportunità. È chiaro che il match di sabato contro l’Athletic è quello più significativo, ma come sottolineato da Oyarzabal, “nella Coppa ci sono meno partite da vincere per conquistare un trofeo”. Ignorare questo aspetto non sarebbe saggio per la Real. Fino all’arrivo di Imanol, la squadra ha faticato in questo torneo, non affrontandolo con la giusta serietà e subendo clamorose eliminazioni contro avversari come Zamora, L’Hospitalet e Córdoba, tra gli altri, senza contare le delusioni in fasi successive.
Nelle prime partite di ciascuna edizione del torneo in questo secolo, la squadra ha totalizzato 12 vittorie, tre pareggi e nove sconfitte, portando a dieci eliminazioni e 14 passaggi di turno, con una significativa parte di queste sfide (la maggior parte) contro avversari di categoria inferiore. In trasferta, i risultati sono stati di dieci vittorie, tre pareggi e sette sconfitte. La Real non subisce una sconfitta all’inizio del torneo dall’edizione 15-16, quando perse nella gara di andata contro Las Palmas con un punteggio di 2-1 ed è stata eliminata, non andando oltre il pareggio (1-1) nel ritorno. Sebbene l’ultima eliminazione al primo turno sia più recente, risalente alla stagione 17-18, quando fu battuta dal Lleida di Segunda B, dopo aver vinto la gara di andata 0-1 in Catalogna, ma perdendo 2-3 in casa ad Anoeta. Statisticamente, questi dati sono in gran parte alterati dalla gestione di Imanol, un periodo eccezionale nella storia del club. Al suo arrivo, pur cambiando il formato del torneo, ha vinto tutte le sei eliminatorie delle sue sei stagioni, con un impressionante bilancio di 24-1 nei gol, subendo solo un leggero contraccolpo contro il Buñol (0-1). Ora è il momento per Sergio e per la sua squadra in fase di sviluppo. È alla ricerca della prima vittoria in trasferta di questa stagione.

