LaLiga ha dichiarato che la recente decisione della Audiencia Provincial di Madrid riguardo alla Superliga non avvalla un formato specifico di competizione e non fa riferimento al progetto originale presentato nel 2021, poi modificato dai suoi ideatori. L’organizzazione ha espresso, mercoledì, il proprio rispetto per la sentenza, evidenziando che essa si concentra unicamente su questioni procedurali.
Ha stabilito che i sistemi di autorizzazione devono seguir criteri chiari, trasparenti e verificabili, senza però entrare nel merito della fattibilità di potenziali tornei alternativi. In un comunicato, LaLiga ha ribadito il proprio impegno per la tutela e la stabilità delle competizioni nazionali, elementi essenziali per il calcio europeo e la sua sostenibilità economica e sociale.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di rispettare le regole di concorrenza dell’Unione Europea, utilizzando processi chiari e non discriminatori, nell’interesse generale dell’ecosistema calcistico, e ha riaffermato la volontà di mantenere un dialogo costante con istituzioni e club, per garantire che ogni innovazione o proposta non danneggi le leghe, i tifosi o la catena del valore sportivo. “La sentenza non rappresenta in alcun modo un sostegno alla Superliga o a qualsiasi altro modello. Riconosce solo che le regole devono essere applicate con chiarezza e obiettività”, ha commentato Javier Tebas, presidente di LaLiga. Ha anche assicurato che LaLiga continuerà a “difendere un modello europeo basato sul merito sportivo, sulla solidarietà e sulla sostenibilità delle competizioni nazionali”. “Qualsiasi proposta che rispetti questi principi sarà esaminata; non daremo assegni in bianco a progetti che possano compromettere l’equilibrio del calcio”, ha aggiunto.
LaLiga ha enfatizzato il suo impegno a lavorare con le autorità competenti e con i vari attori del settore per creare quadri di valutazione che siano sia oggettivi che sicuri, al fine di assicurare una protezione legale adeguata per le società calcistiche, i tifosi e i partner commerciali.

